Terrorismo, espulsi due cugini macedoni residenti a Conegliano

Conegliano. I due erano stati sottoposti ad indagini dalla Digos di Venezia in quanto sospettati di aderire ad un’associazione finalizzata ad attività di terrorismo internazionale di matrice jihadista

TREVISO. Giovedì la Digos di Venezia, assieme ai colleghi della Questura di Treviso, ha dato esecuzione al decreto di espulsione per motivi di prevenzione del terrorismo, emesso nei giorni scorsi dal Ministro dell’Interno nei confronti di due cittadini macedoni:
D. F., nato a Boroec (Macedonia) l’11.04.1972, residente a Susegana (Treviso) e
D. B., nato a Boroec (Macedonia) l’11.01.1974, domiciliato a Conegliano (Treviso).

A seguito di attività investigativa compiuta sul territorio, anche con l’ausilio di strumenti tecnici e telematici, i due sono risultati in assiduo contatto con Imam islamici salafiti, a loro volta attivi nell’opera di proselitismo e reclutamento di foreign fighters per il teatro di guerra siro-irakeno. Nella prosecuzione delle indagini i predetti macedoni si sono evidenziati per aver intrapreso in prima persona, dall’inizio del 2016, un profondo e strutturato percorso di radicalizzazione, tale da ingenerare in essi l’intenzione di partire per la Siria, al fine di combattere nelle file del DAESH contro l’esercito del Presidente siriano Assad.

Treviso, espulsi due macedoni accusati di jihad

Nel corso delle indagini sono emersi legami intercorrenti tra i soggetti indagati ed altri esponenti di ambienti dell’estremismo islamico presenti a cavallo delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia; inoltre, sono stati riscontrati contatti e connessioni di tipo telematico con cittadini stranieri residenti all’estero, già noti per ampia e documentata attività di proselitismo e reclutamento di foreign fighters.

Gli esiti dell’attività compiuta dalla Divisione e proseguita per oltre un anno, nonché l’analisi del materiale sequestrato agli indagati il 23 marzo 2017 su delega del P.M. della Procura della Repubblica di Venezia, hanno fornito rilevanti riscontri circa la fondatezza dell’ipotesi investigativa; l’Autorità giudiziaria ha quindi concesso, in assenza di esigenze cautelari tali da richiedere l’emanazione di misure di tipo custodiale, il nulla osta per l’emissione del citato provvedimento amministrativo ministeriale. 

 

Gli adempimenti di rito si sono svolti presso la Questura di Treviso, che ha curato la trattazione degli aspetti giuridico-amministrativi connessi all’esecuzione del provvedimento ministeriale. Nel pomeriggio i segnalati stranieri sono stati imbarcati, accompagnati da personale di polizia specializzato in scorte internazionali, sul volo partito dall’aeroporto “Marco Polo” di Venezia alle 19.00.

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