Tagli Ryanair, turisti di Treviso bloccati in Marocco

Odissea per un gruppo di trevigiani. Volo da Marrakech cancellato poco prima della partenza

TREVISO. Un centinaio di trevigiani, mercoledì pomeriggio, sono rimasti bloccati all’area partenze dell’aeroporto di Marrakech: il volo delle 14.15 che li avrebbe riportati a Treviso, e che pure era regolarmente arrivato e li attendeva in pista, è stato cancellato all’improvviso, un’ora prima della partenza.

A quel punto è iniziata una vera odissea, l’ennesima per i viaggiatori trevigiani alle prese con i tagli Ryanair e i disagi che questi hanno comportano anche allo scalo Canova, proprio ora che la stagione estiva è alle porte. Qualcuno, in questo momento, è ancora bloccato in Marocco.

«La gestione dell’intera vicenda è stata indecente» racconta una trevigiana rimasta bloccata a Marrakech assieme a diversi concittadini, «ci hanno fatti rimanere dalle 12 alle 19 in aeroporto senza nemmeno un bicchiere d’acqua. E meno male che ci avevano chiesto di arrivare tre ore prima. Al momento dell’imbarco siamo stati avvisati con un semplice sms, senza peraltro che qualcuno ci spiegasse il perché. Quindi siamo dovuti uscire dall’area partenze, con nuovi controlli di documenti e disagi di ogni tipo, e a ciascuno è stata offerta una soluzione diversa».

Soluzione che, in molti casi, prevedeva triangolazioni improbabili da una parte all’altra dell’Europa: Marrakech-Dublino-Treviso il giorno successivo, oppure Marrakech-Bergamo due giorni dopo (oggi, salvo nuovi imprevisti, il decollo), con la necessità di arrangiarsi per tornare a riprendere l’automobile parcheggiata al Canova.

«Ci hanno pagato una notte di albergo, peccato che abbiamo dovuto trascorrerne due» racconta ancora la viaggiatrice trevigiana, «nel mio caso e in molti altri, inoltre, la cancellazione ha comportato giorni di lavoro persi, con la necessità di avvisare l’azienda».

Ryanair è stata bersagliata anche sui social, con proteste e richieste di chiarimenti e rimborsi. Le prospettive non sono delle migliori, anche se la compagnia parla di problemi indipendenti dalla sua volontà: «Dobbiamo prepararci ad una estate di disagi a causa delle agitazioni in corso in vari Paesi europei da parte dei controllori di volo» ha detto in un incontro a Napoli il chief marketing officer di Ryanair Kenny Jacobs per spiegare ritardi e cancellazioni che si verificano in questi giorni. «Dal canto nostro - ha detto il dirigente della compagnia low cost - l’Italia è il primo Paese dove abbiamo siglato accordi con i sindacati dei piloti e degli assistenti di bordo Anpac e Anpav».

La settimana scorsa Ryanair era stata travolta dalle polemiche per i problemi patiti anche da un gruppo di atleti disabili che da Palermo dovevano arrivare a Treviso per raggiungere il luogo dei campionati nazionali. In assenza di un volo dovettero sopportare 22 ore di pullman. In quel caso non c’entravano i tagli ma lo sciopero dei controllori, che la compagnia irlandese non aveva esitato a stigmatizzare accusando «l’ennesima agitazione italiana». In rete, però, fioccano le testimonianze di viaggiatori da e per l’aeroporto Canova (hub Ryanair) che lamentano voli cancellati da un momento all’altro senza preavviso.



 

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