Tagli, Psichiatria trema undici posti letto a rischio

Pazienti, familiari, volontari e infermieri contro l’accorpamento a Treviso L’Aitsam: «Operazione scorretta, decapita un servizio fondamentale»
Di Giuseppina Piovesana

ODERZO. La Regione taglia posti letto negli ospedali. E Oderzo teme per il reparto di Psichiatria che ne conta undici. Si teme che questi undici posti siano trasferiti a Treviso dove è stato preparato un nuovo reparto. C’è timore sia fra i pazienti e le famiglie dei pazienti, sia tra le associazioni di volontariato che lavorano nel territorio, sia tra i circa 20 operatori fra infermieri, personale sanitario e di segreteria, che attualmente lavorano nel reparto di Oderzo. C’è personale che lavora in città da una vita, doversi recare a Treviso per i turni di lavoro diventa un problema anche perché Treviso non è ben collegato da servizi di trasporto: treni e corriere hanno corse frequenti ma solo negli orari scolastici. Il problema era stato sottoposto al direttore generale dell’Uls Giorgio Roberti, già qualche settimana fa, ben prima delle decisioni regionali. Antonio Neri, ex medico all’ospedale cittadino, ora consigliere comunale aveva fatto notare: «Anche Psichiatria si trova in una situazione di sofferenza che potrebbe incidere sulla funzionalità del reparto. Il primario da anni aspetta il passaggio in ruolo. Temiamo che il reparto venga trasferita a Treviso, c’è preoccupazione e la esterniamo». E il dottor Marcello Ferri, consigliere comunale aveva aggiunto: «Non vorrei che le mancate coperture dei posti fossero propedeutiche ai tagli».

Dopo le decisioni regionali, a Oderzo le paure si sono fatte più concrete, proprio per il reparto di Psichiatria. Tali Corona, battagliera ed appassionata presidente dell’Aitsam di Oderzo, non usa giri di parole: «Spostare a Treviso gli 11 posti del reparto di Oderzo sarebbe un’operazione scorretta. Privare il territorio di un servizio solo per trasferire posti essenziali e non per aumentarli non ha senso, perché mancano almeno 15 posti letto per le esigenze del territorio, altro che chiudere un reparto. Si preferisce trasferire Oderzo invece che darci 15 posti nuovi? Operazione di estrema scorrettezza; spero proprio di no. Inutile che l’Uls faccia riunioni con le associazioni di volontariato che sono impegnate sul campo tutti i giorni, solo per parlare, quando i problemi li conosciamo tutti, se ne parla da anni. La normativa prevede la concertazione, non le imposizioni calate dall’alto», osserva Tali Corona.

Attualmente a Oderzo, nel reparto di Psichiatria ci sono 11 posti letto, a volte sono insufficienti: fra Oderzo e Treviso servirebbero 15 posti letto in più, non il semplice trasferimento di un reparto.

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