Stazione di Treviso, altri divieti per il cantiere: via taxi e bici

Trasloco da mercoledì 19 marzo per i lavori sul piazzale, mancano ancora le alternative. C’è chi spera nel rinvio

Federico De Wolanski
I cartelli di divieto affissi nella zona del deposito biciclette alla stazione
I cartelli di divieto affissi nella zona del deposito biciclette alla stazione

Piove sul bagnato. E nel caso della stazione di Treviso mai detto fu più azzeccato. Non bastassero i problemi di tutti i giorni legati al cantiere per la riqualificazione del piazzale, un cantiere che prosegue da due anni e ha costretto i pedoni a una mobilità ai limiti della sicurezza e le auto a una gimcana tra divieti e asfalto rattoppato, da mercoledì 19 marzo il perimetro dei lavori si allargherà a tutta l’area a ovest dello scalo.

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Nuovi lavori

Dopo i mesi di fermo macchine della scorsa estate, e quelli in autunno, ora il cantiere deve correre. Lo stesso sindaco Conte aveva infatti parlato di un «ritardo da colmare», e non si può perdere altro tempo. Di qui la decisione di allargare l’area di cantiere a tutta l’area compresa tra la zona taxi e il deposito delle biciclette che ogni giorno serve da punto di appoggio a centinaia di pendolari.

I divieti sono stati affissi due giorni fa avvertendo che lì scatterà il divieto di sosta dal 19 marzo, ovvero mercoledì. A inizio settimana è stato fatto anche un sopralluogo tecnico a cui hanno partecipato anche i tassisti del Co.Ta.Tre., la cooperativa trevigiana, venendo a sapere che al 99% saranno trasferiti all’interno del perimetro del metropark o subito all’ingresso di questo. Comunque, non dove sono oggi.

Che ne sarà invece delle rastrelliere delle biciclette? Nessuno lo sa. Ad essere stati affissi sono solo i divieti, non indicazioni sul “dove” saranno trasferite le rastrelliere. Pare debba essere ancora deciso.

E non è un problema da poco, visto che i lavori di riqualificazione “allargati” dovrebbero durare per alcune settimane e si avvicina ormai ad ampi passi la primavera, quindi il periodo in cui molti viaggiatori useranno anche la bicicletta per spostarsi.

Il cantiere allargato

Da mercoledì prossimo quindi non ci sarà ambito o angolo della stazione dei treni che non sarà cantiere, compreso il sottopassaggio da giorni allagato.

Ci saranno lavori sotterranei, ci saranno i lavori nei due punti di accesso al tunnel pedonale dove si sta scavando ormai da settimane, ci saranno i lavori nell’area taxi e biciclette come pure nella zona “residenziale” a est dello scalo, l’unica ad apparire quantomeno in dirittura di arrivo.

Chi spera nel rinvio

Tanto? Forse addirittura troppo vista la situazione attuale e soprattutto i fortissimi malumori alimentati in questi giorni dall’allagamento del sottopasso pedonale, l’unico in grado di collegare i due fronti della stazione (città e San Zeno) e a ieri ancora semi allagato.

Davanti ai cartelli divieto posizionati per allertare dei lavori della prossima settimana, molti pendolari allargano le braccia: «Non è possibile, troppi disagi, la stazione ormai è diventata un dramma».

Difficile dargli torto, tant’è che pare ci sia più di qualcuno che spinge per un rinvio di questa nuova fase di cantiere «almeno a un momento in cui la situazione si sarà normalizzata».

Si farà? Per ora parlano i cartelli.

La commissione

La prossima settimana, proprio il giorno in cui la stazione dovrebbe diventare totalmente un cantiere a cielo aperto, in Comune si terrà la commissione tecnica chiesta dall’opposizione per fare luce sullo stato di fatto del cantiere e gli allagamenti del sottopassaggio.

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