Vende cocaina a una ragazza e poi la obbliga a fare sesso: nei guai un 37enne
Uno spacciatore residente a Morgano è finito sotto inchiesta per violenza sessuale. Dopo aver consumato del crac assieme alla giovane ha tentato di stuprarla. La ragazza in lacrime ha raccontato tutto alla madre ed è andata a denunciare l’uomo

Spaccia cocaina e crac ad una 25enne di Paese e finisce sotto inchiesta per spaccio e violenza sessuale. Protagonista della vicenda un gambiano di 37 anni, che vive a Morgano.
I fatti risalgono al 17 febbraio dell’anno scorso quando una 25enne di Paese, assieme ad una sua coetanea di Vicenza, va in un’abitazione di Canizzano per acquistare alcune dosi di cocaina al prezzo di 100 euro. Lì, trova lo spacciatore di riferimento, un gambiano, che già conosceva da tempo, dal quale altre volte aveva acquistato sostanze stupefacenti.
Da lì, però, le due amiche si spostano a Morgano, assieme al gambiano e ad un altro africano. I quattro decidono di consumare cocaina assieme. Dopo alcune ore, il gambiano e la 25enne escono per andare a prendere le sigarette. Al ritorno a casa, però, trovano l’amica e l’altro africano impegnati a fare sesso.
A quel punto, il gambiano dice alla 25enne di Paese di farlo anche lei con lui. Ma la giovane si rifiuta. Al rifiuto, scatta l’aggressione. La 25enne viene gettata con la forza sul letto e l’africano inizia a palpeggiarla nelle parti intime. La ragazza grida che non vuole e soltanto la paura che i vicini di casa sentissero le urla della 25enne fanno desistere il gambiano.
A quel punto, le due amiche decidono di andarsene. Chiamano un tassista abusivo e per 20 euro si fanno riaccompagnare a Paese. Le due ragazze, si dividono alla stazione ferroviaria, dove l’amica sale sul treno diretto a Vicenza.
Quando la 25enne arriva a casa, si fa una doccia e poi va dalla madre. La ragazza è scossa e, dopo le ripetute richieste di chiarimento da parte della madre preoccupata, la giovane in lacrime racconta quello che è successo. All’indomani, la ragazza, accompagnata dalla madre, si presenta nella caserma dei carabinieri di Paese per denunciare il fatto. La ragazza fornisce ai militari dell’Arma di tutti i particolare per rendere identificabile lo spacciatore: numero di telefono, descrizione fisica, indirizzo e foto tratta da Instagram.
Pochi giorni dopo, i carabinieri bussano alla porta del gambiano e gli notificano un avviso di garanzia per spaccio di sostanze stupefacenti e violenza sessuale.
L’inchiesta è durata un anno e pochi giorni fa, il sostituto procuratore Anna Ortica ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini. Ora l’africano ha venti giorni di tempo per chiedere alla procura della Repubblica, di essere interrogato o di produrre una memoria difensiva, attraverso il suo legale, l’avvocato Stefania Monica Bertoldi.
Ma anche se lo farà, la procura è orientata a chiedere il rinvio a giudizio del 37enne africano.
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