Silea, ai funerali di Favaretto il dolore della madre e il monito del prete:«S’intervenga»

Nella cappella lefebvriana l’addio al giovane ucciso a morte durante una rissa tra bande avvenuta  in centro a Treviso. La madre: «Continuo a vederlo in ogni luogo», il celebrante: «L’Italia corre verso la morte e coloro che hanno il potere, hanno il dovere di insegnare ai ragazzi i valori»

Federico De Wolanski
L'abbraccio tra gli amici di Francesco Favaretto al suo funerale (Fotofilm)
L'abbraccio tra gli amici di Francesco Favaretto al suo funerale (Fotofilm)

Nella chiesetta di via Matteotti a Silea della comunità le lefebvriana, alle 9 del mattino di mercoledì 29 gennaio si è celebrato  il funerale di Francesco Favaretto, il ragazzo ferito a morte in via Castelmenardo a Treviso durante una violenta rissa tra giovani avvenuta a dicembre.

Una cerimonia ristretta cui ha partecipato la madre con alcuni familiari e molto amici del giovane. «Vedo ancora mio figlio in ogni luogo della città»,  ha detto la donna entrando nella piccola cappella e portando in mano un calendario con tante foto di Francesco in momenti della sua quotidianità tra amici, vacanze e il lavoro al ristorante che il giovane aveva cercato di intraprendere per alcuni mesi.

Silea, la mamma al funerale di Francesco ucciso dai bulli: "Lo vedo in ogni luogo della città"

«Siamo qui per pregare per il riposo della sua anima», ha detto il sacerdote , «pregare per il dolore di una perdita in situazioni così drammatiche».

E ha aggiunto: «Il sentire della società in cui ci troviamo oggi è un tema da affrontare se non torniamo ai valori cristiani, l’Italia corre verso la morte e coloro che hanno il potere, hanno il dovere di insegnare ai ragazzi a mettere Gesù e la fede al primo posto. I beni materiali sono forvianti».

 Nessun accenno ai ragazzi oggi accusati dell’omicidio di Favaretto.

La cerimonia

 

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