Sì alla “fusione” tra Fermi e Giorgi

Via libera della Regione all’accorpamento delle dirigenze
BARBIERI TREVISO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE ''E. FERMI''
BARBIERI TREVISO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE ''E. FERMI''

La Regione dà il via libera all’accorpamento fra l’Itis Fermi di San Pelajo e l’Ipsia Giorgi sul Terraglio. La proposta di dimensionamento scolastico, avanzata dalla Provincia di Treviso lo scorso novembre, è stata accolta da palazzo Balbi e, dal prossimi anno scolastico, i due istituti avranno un unico dirigente e un’unica segreteria così da dare vita a una sorta di “polo industriale” da 1.200 alunni circa (i numeri dipendono dalle iscrizioni in corso) e 120 insegnanti (anche se i rispettivi collegi docenti sono separati). Al momento le sedi rimangono staccate: lo spostamento delle aule e soprattutto dei laboratori dei due istituti richiederebbe un lavoro e un investimento non da poco.

Una delibera, quella della Regione, che si è resa necessaria per i bassi numeri di studenti delle due scuole e l’affinità di percorsi formativi. Secondo le ultime direttive in campo scolastico, l’ideale sarebbe avere poli scolastici da un migliaio di studenti, così da risparmiare sulle presidenze. Il nome comune dei due istituti dovrà essere deciso dai consigli d’istituto anche se pare si vada verso un semplice abbinamento “Istituto superiore Giorgi-Fermi”.

«A febbraio con la preside del Giorgi ci dovremmo incontrare per costituire un progetto comune di filiera che coinvolga entrambi gli istituti», spiega il preside del “Fermi”, Sandro Corradini, «I ragazzi trarranno vantaggio dal fatto che se vogliono passare da un Itis a un professionale o viceversa, potranno farlo con più facilità. Si potranno anche creare nuove sinergie con percorsi nuovi per entrambi gli istituti. Questo accorpamento è una sfida importante e positiva», dice il preside Corradini, «perché dà una scossa. Agli studenti darà un’apertura mentale diversa, ad esempio, nella sinergia fra la mansione professionale e quella tecnica. Potremmo mettere insieme le forze per creare nuovi contatti con le aziende per l’alternanza scuola lavoro». Fattore questo non di poco conto: a oggi il “Fermi” conta sei aziende (fra poco saranno sette) che si sono rese disponibili ad accogliere una quindicina di ragazzi nelle loro sedi. A differenza dello stage, l’alternanza scuola-lavoro prevede una vera e propria progettualità comune scuola-ditta per il percorso del ragazzo. Con l’accorpamento il “Fermi” metterà a disposizione del “Giorgi” anche l’Its, ossia l’Istituto tecnico superiore, un percorso biennale d’eccellenza post-diploma professionalizzante per la creazione della figura del tecnico superiore per l’innovazione di processi e prodotti meccanici. La sede del percorso è proprio al “Fermi” per un totale di duemila ore di cui circa 900 in azienda. (l.c.)

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