Scuola, nella Marca coperte solo 8 cattedre su 700. «Nessuno vuole trasferirsi qui»

La “call veloce” per trovare docenti si rivela un flop: pochissime le adesioni.

Sardella: «Chi è inserito nelle graduatorie di altre aree non si sposta facilmente»

Mattia Toffoletto

TREVISO. La “call veloce” per coprire i posti a ruolo vacanti? Un flop. Gli ultimi comunicati dell’Ufficio Scolastico Regionale riferiscono della miseria di otto docenti che hanno chiesto di insegnare, con contratto a tempo indeterminato, fuori dalla propria regione o provincia.

Il risultato è che nelle scuole della Marca, a una fase dalla conclusione delle immissioni a ruolo (e a un mese esatto dall’inizio dell’anno scolastico), rimangono ancora 688 cattedre da assegnare.

Il provveditore Barbara Sardella, memore degli esiti insoddisfacenti del recente passato, non ci sperava più di tanto - la “chiamata” per una provincia diversa da quella della propria graduatoria di merito - e il risultato ha confermato le pessime previsioni: «Se un docente è inserito nelle graduatorie di altre province è per scelta, quindi non si spostano facilmente», la lettura della dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

Salvatore Auci, segretario Snals Treviso, punta il dito contro gli stipendi bassi ai prof: «Con uno stipendio base, da neoassunto, da 1.380 euro netti, difficilmente ti trasferisci alla luce dei costi attuali di affitti, bollette, trasporto. Senza considerare il maestro di scuola elementare, che prende pure meno».

Così, supplenze a parte, gli spostamenti da Sud a Nord sembrano non raggiungere più i grandi numeri del passato: «Non è più come una volta, quando il rapporto stipendio-costo della vita era più vantaggioso: se oggi un docente viene al Nord ci rimette, meglio fare il supplente sotto casa. E aspettare l’anno prossimo per un posto a ruolo nella propria provincia».

Fatto sta che le immissioni a ruolo stanno procedendo alla chetichella: la prima fase, legata alle graduatorie a esaurimento e di merito (legate ai concorsi) della nostra provincia, ha registrato complessivamente 294 nomine, pari al 30% dei posti a disposizione. Così le 696 caselle vuote della prima fase, a due terzi del cammino di reclutamento, sono scese appena a 688.

Ora resta la chiamata dalle graduatorie per le supplenze (Gps) riguardante i soli docenti di sostegno di prima fascia: un’opzione che dovrebbe produrre un esito decisamente migliore rispetto alla “call veloce”, anche se la certezza, alla vigilia di Ferragosto, è che - pure quest’anno - rimarranno tantissimi posti a ruolo vacanti, per i quali l’unica soluzione saranno le supplenze.

A proposito: il numero complessivo delle cattedre vuote, superiore ai posti a ruolo che rimarranno sguarniti, si dovrebbe conoscere dopo il 20 agosto.

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