Scuola, in alcune scuole medie trevigiane il latino si insegna già

Ci sono scuole trevigiane che un tempo organizzavano i corsi, ma poi li hanno messi da parte. E ce ne sono altre che già oggi promuovono lezioni pomeridiane sulla lingua di Cicerone, anticipando la riforma di due anni

Mattia Toffoletto
Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara
Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara

Riforma della scuola, ritorna il latino alle medie: nella Marca anticipano i tempi, ai comprensivi Felissent e Serena già si insegna su base volontaria. Ore pomeridiane pensate per gli studenti del terzo anno delle secondarie di primo grado, che già hanno le idee chiare sul futuro scolastico, puntando a iscriversi a un liceo.

È della scorsa settimana la notizia della riforma Valditara (il ministro dell’Istruzione) per le scuole medie che prevede varie novità didattiche da applicare dall’anno scolastico 2026-2027. E, fra queste, non è passata inosservata la riproposizione del latino alle medie, seppur facoltativo.

Ci sono scuole della Marca che un tempo organizzavano i corsi, ma poi li hanno messi da parte. E ce ne sono altre che già oggi promuovono lezioni pomeridiane sulla lingua di Cicerone, anticipando la riforma di due anni. Si insegnano i casi, si spiegano ablativo e genitivo, ma si riflette anche sul rapporto fra italiano e latino. È la scelta, ad esempio, delle medie Felissent di Sant’Antonino, che quest’anno nel progetto hanno coinvolto una ventina di ragazzi, tutti del terzo anno: «Sono corsi pomeridiani di potenziamento a partecipazione volontaria.

Si mette in evidenza il collegamento fra italiano e latino, ma si insegnano anche le declinazioni. Si coinvolgono soprattutto studenti che hanno intenzione di iscriversi al liceo: un’opportunità che piace, avendo raccolto una ventina di adesioni», spiega Francesca Magnano, dirigente del comprensivo Felissent. Un’occasione per avvicinare i ragazzi a ciò che li attenderà l’anno venturo a un liceo classico, linguistico o scientifico. Un’opzione che diverse scuole assicuravano anche anni addietro, salvo poi ripensarci e puntare su altro.

«Noi al pomeriggio li facciamo tuttora, i ragazzi sono interessati e c’è stato un buon risultato nella partecipazione», sottolinea Rosa Cavalli, dallo scorso ottobre dirigente del comprensivo Serena. Diverso il discorso per le medie Martini, dove proprio in questi mesi hanno preso altre decisioni: «Quest’anno abbiamo rinunciato alle lezioni di latino per la concomitanza con altri progetti.

Negli anni precedenti, avevamo organizzato invece percorsi propedeutici per gli alunni interessati», precisa Luana Scarfì, preside del comprensivo Martini. Dal 2026-2027, però, il latino (benché facoltativo) alle medie tornerà in pianta stabile e tutte le scuole dovranno rivedere i piani didattici. Quantomeno per i corsi extra-scolastici.

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