C’è sciopero, impediscono alla prof di entrare a scuola: tre studenti accusati di violenza privata

I ragazzi hanno tra i 14 e i 16 anni e frequentano l’Itis Bersanti di Castelfranco Veneto. L'episodio risale al 24 ottobre scorso ed è avvenuto durante una manifestazione studentesca organizzata per protestare contro la modifica dell’orario della ricreazione

I tre ragazzi sono stati identificati dai carabinieri di Castelfranco Veneto
I tre ragazzi sono stati identificati dai carabinieri di Castelfranco Veneto

I Carabinieri della Stazione di Castelfranco Veneto hanno individuato tre studenti minorenni, di età compresa tra i 14 e i 16 anni, coinvolti in un episodio di violenza privata ai danni di una docente dell’ITIS “Bersanti”.

L'episodio risale al 24 ottobre scorso ed è avvenuto durante una manifestazione studentesca organizzata per protestare contro la modifica dell’orario della ricreazione.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la docente è stata bloccata mentre cercava di entrare con la propria auto nell’istituto.

Un gruppo di studenti, approfittando del contesto di protesta, ha impedito l’accesso alla scuola, arrivando a scuotere il veicolo e impedendo alla docente di scendere dall’auto.

La situazione è stata sbloccata solo grazie all’intervento di due altri studenti, che hanno facilitato il passaggio della docente dopo le sue ripetute richieste d’aiuto, tra cui l’uso del clacson e urla per attirare l’attenzione.

Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di identificare tre giovani come principali responsabili dell'accaduto. I ragazzi, incensurati e frequentanti lo stesso istituto, sono stati segnalati alla Procura per i Minorenni di Venezia con l'accusa di violenza privata.

L’episodio ha acceso il dibattito all’interno della comunità scolastica e tra i genitori, sollevando interrogativi sui metodi di protesta adottati dagli studenti e sulla necessità di rispettare le regole civili all’interno degli istituti.

La vicenda rappresenta un campanello d’allarme sulla gestione delle contestazioni studentesche e sul delicato equilibrio tra il diritto di manifestare e il rispetto delle persone e delle istituzioni.

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