La scuola d’infanzia di Scomigo in crisi, l’appello del prete: «Serve un aiuto»

Gli attuali venti iscritti non bastano per far quadrare i conti e si rischia un calo l’anno prossimo. Assemblea pubblica nel salone dell’area Sant’Elena, per raccogliere proposte e idee

Salima Barzanti
La scuola dell’infanzia di Scomigo, alle prese con i problemi della denatalità
La scuola dell’infanzia di Scomigo, alle prese con i problemi della denatalità

 

Scuola dell’infanzia parrocchiale di Scomigo con soli 20 bambini e, visto il trend negativo delle nascite, con il rischio che questo numero cali già dal prossimo anno. Con una situazione economica non rosea, urgono provvedimenti per salvaguardare l’asilo.

Se ne parlerà nell’assemblea parrocchiale convocata per domani alle 20.30 nel salone dell’area ricreativa Sant’Elena e che ha come titolo il seguente: “Presentazione della situazione economica della parrocchia e della scuola d’infanzia”.

«Mi auguro che ci sia una grande partecipazione da parte della comunità di Scomigo all’incontro, anzi faccio proprio un appello ai cittadini a partecipare - ha sottolineato don Mirco Miotto, amministratore parrocchiale - già con gli attuali venti bambini l’asilo non si sostiene, a livello economico, e con i trend negativi delle nascite il problema rischia di peggiorare già dal prossimo anno. Ho convocato quest’assemblea per presentare la situazione economica e capire cosa ne pensa la comunità».

Don Mirco non parla mai di chiusura della scuola d’infanzia, che sarebbe davvero l’ultima spiaggia, l’opzione ultima, ma chiede ai suoi parrocchiani di riflettere e di decidere come intervenire.

Proprio durante la riunione si parlerà, nel concreto, dei numeri (sia quelli relativi ai preiscritti per il prossimo anno scolastico, 2025-2026, sia della questione economica).

«L’asilo è una risorsa della comunità e come tale credo sia importante che ci impegniamo tutti per sostenerlo - ha aggiunto il sacerdote, che ricopre il ruolo di presidente della scuola d’infanzia - questa riunione nasce proprio dalla volontà di presentare con chiarezza la situazione economica e delle presenze e darci la possibilità di interrogarci su come agire nell’immediato presente e nel futuro.

L’asilo è nato settant’anni fa ed è stato fortemente voluto dalla comunità. E se c’è ancora questa volontà ritengo opportuno rimboccarci, tutti, le maniche».

Tante le possibilità di intervento, che potranno essere messe in campo, in un impegno corale da parte di tutta Scomigo. Potrebbe essere aperta una ricerca di sponsor (magari aziende del territorio che possono avere a cuore il futuro dell’asilo della frazione), si potrebbe avviare delle vendite di vario genere oppure pensare anche all’autotassazione. Obiettivo, raccogliere fondi per dare una mano concreta alle casse dell’asilo. 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso