Sbarca il Silent Party musica in piazza ma con le cuffie

MOTTA DI LIVENZA. Il Silent Party sbarca a Motta di Livenza,. Sabato 6 giugno piazza Luzzatti si trasformerà nella più grande discoteca a cielo aperto, ma silenziosa. Il Silent Party è un particolare tipo di evento musicale durante il quale i partecipanti ballano ascoltando la musica individualmente attraverso cuffie o auricolari. Invece di utilizzare un sistema classico di altoparlanti, la musica viene trasmessa tramite trasmettitori wireless ad alta potenza: il segnale viene raccolto e trasmesso nelle cuffie indossate dai partecipanti, che potranno scegliere tra tre tipologie di musica attraverso il selettore presente nelle proprie cuffie, che verranno consegnate all’ingresso dell’evento. Queste cambieranno colore a seconda della tipologia scelta. Le persone che transiteranno per la piazza senza le cuffie non sentiranno la musica, dando l'effetto di una stanza piena di persone che ballano nel silenzio, anche se spesso gli utenti cantano le canzoni che ascoltano. Un modo per poter continuare a ballare e ascoltare musica anche dopo gli orari in cui non è permesso riprodurre le melodie ad alto volume, evitando l'inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica. «L’evento è stato organizzato nelle più grandi città italiane, è la prima volta che approda nella zona, la città più vicina è stata Treviso- ricorda il sindaco Righi - questo è un evento organizzato dall’amministrazione con la collaborazione della Pro Loco. Le luci delle finestre del municipio verranno colorate con i colori dei tre dj che si esibiranno quella sera, blu, verde e rosso. Fino ad ‘ora avevamo proposto una serie di iniziative per le famiglie, ora puntiamo a far diventare Motta un punto di riferimento anche per i giovani».

Le cuffie dovranno essere prenotate attraverso un messaggio whatsapp al numero 345.8932478 prima dell’evento, verranno consegnate ai partecipanti a partire dalle 20.30 in piazza Luzzatti, la manifestazione è gratuita inizierà alle 21, aperto a tutti gli appassionati. —

Gloria Girardini

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