Rogo all’Electrolux: il racconto di Laura
SUSEGANA. Luisa Ciampi. Come dimenticarla? È la vittima dell’esplosione all’Electrolux di 13 anni fa. Luisa è morta dopo 6 mesi di agonia. Commozione e lacrime nel ricordo di ieri, da parte dei compagni di lavoro. In quella drammatica circostanza, altri 8 lavoratori rimasero feriti e portano tuttora portano tuttora pesanti cicatrici interiori. Le Rsu hanno distribuito una forte e toccante lettera di un'altra lavoratrice, Laura, che ha subito un grave e permanente infortunio. Anche la direzione aziendale ha realizzato ieri un momento (15 minuti) di riflessione collettivo sulla sicurezza. La rsu ha deposto fiori sia sulla targa nel punto dell'esplosione, sia sulla tomba di Ciampi a Collalbrigo. Laura, peraltro, ha deciso di dare testimonianza di quanto è accaduto, a 13 anni di distanza, in una lettera aperta. «Distesa per terra, i miei occhi scrutano tutto ciò che c’è intorno a me. Sento con le mani il freddo pavimento», racconta, «sento la mia gamba che fortemente brucia, non riesco a decifrare il livello di dolore. Sono cosciente, non voglio svenire. Devo essere utile soprattutto per me stessa». Laura ricorda l’amica che le è stata più vicina in quei terribili momenti. «Mi tiene ferma a lei con la sua grande energia, solo lei non mi fa cadere nel buio per non sentire quel forte bruciore che mi sta penetrando». Laura è rientrata in fabbrica. «Ogni giorno», confida, «faccio la mia lunga battaglia per trovare quell’equilibrio che ho perso. L’ambiente non mi aiuta, per fortuna che ci sono persone che mi stanno accanto. Persone che vedono la mia difficoltà. Questa è un’altra montagna che devo scalare». Tanta la strada fatta dall’azienda per la massima sicurezza. (f.d.m.)
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