Sul tema in classe le violenze subite: famiglia salvata dall’incubo
Il racconto si intitola “Occhi piccoli che videro molto” ed è ambientato a Treviso. È stato scritto due anni fa da una studentessa sedicenne

Parole che liberano. Nel tema intitolato “Occhi piccoli che videro molto”, scritto da una sedicenne e ambientato a Treviso, Veronica (nome di fantasia) denuncia anni di abusi subiti dal patrigno, il compagno della madre. A raccontare questa storia è laRepubblica.it. Un dramma iniziato in tenera età. Veronica aveva solo 6 anni.
«Tutto iniziò una bella giornata di agosto, io avevo 6 anni e mia mamma aveva appena conosciuto un nuovo ragazzo. Ero al settimo cielo, morivo dalla voglia di conoscere quello che pensavo sarebbe stato il mio futuro padre. Le cose poi presero una brutta piega il giorno che andai a sciare insieme a lui. Quella fu la prima volta». Con queste parole inizia il tema scritto in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Un racconto con cui Veronica ha deciso aprirsi agli insegnanti. E far emergere così la punta di un iceberg spaventoso.
Era il 25 novembre di quasi due anni fa, e aveva 16 anni. I professori, che hanno subito letto tra le righe il disagio vissuto dalla studentessa, l’hanno convocata invitandola ad aprirsi. È così che il muro è ceduto. Ed è scattata la denuncia.
Oggi Veronica, che nel frattempo, ha compiuto 18 anni, nominerà un avvocato a rappresentarla, come difensore, nella causa per stupro contro l’uomo che per anni ha abusato di lei.
Grazie a Veronica, oggi la mamma e i due fratelli minorenni di Veronica si trovano al sicuro, in una casa protetta. Veronica può iniziare a guardare, con fatica, al futuro.
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