Rapina in tabaccheria a Oderzo, i titolari: «Erano professionisti»

Il tabaccaio di Piavon è tornato al lavoro dopo l’irruzione armata: «Sapevano muoversi, erano in quattro, tutti italiani. Avranno fatto sopralluoghi»

Rosario Padovano
Michele Moro nella sua tabaccheria a Piavon di Oderzo
Michele Moro nella sua tabaccheria a Piavon di Oderzo

Il giorno dopo la rapina subita, Michele Moro e Katiuscia Zuccon, titolari della rivendita tabacchi di Piavon di Oderzo, sono rientrati al lavoro. Hanno avuto più gente del solito, incassando la solidarietà delle persone del posto. Piavon è un paese di poche anime, una frazione che si sente ferita da questo oltraggio. 

«Rifletto su quello che mi è capitato. Anzitutto si chiude un cerchio, secondo me, sulla mia vita. Mi sento fortunato per la seconda volta. L’anno scorso, quasi in questo periodo, rimasi coinvolto in un brutto incidente stradale – ricorda il titolare rapinato – ne uscii vivo, ma la macchina venne distrutta. La prendo con filosofia come l’ha presa mia moglie. Peggio di così non può certo andare, si può solo migliorare».

Armati di fucile rapinano la tabaccheria a Piavon di Oderzo

Moro, originario di Monastier e residente a Ponte di Piave, chiarisce alcune circostanze legate alla rapina.

«Anzitutto mi sento di dire che erano tutti i italiani. Si sono presentati in quattro e solo uno era armato. Di un fucile da assalto. Vai a capire se fosse un giocattolo o meno, o se sia già stata adoperata da qualche altra parte. Ognuno dei rapinatori sapeva quello che doveva fare. Sono dei professionisti, hanno certamente studiato il colpo, avranno eseguito dei sopralluoghi nei giorni precedenti».

Anche per questo motivo i carabinieri hanno acquisito le immagini del circuito di videosorveglianza interno delle settimane precedenti. I rapinatori hanno portato via l’incasso e il contenuto di tutti i piccoli recipienti colmi di monete, pronte da cambiare restituendo il resto ai giocatori delle macchinette.

«In tutto saranno stati quattromila euro – prosegue Moro – l’azione è durata un minuto. Avevo letto di rapine simile nel Sud Italia, di recente. Chissà se sono gli stessi. La Panda con cui sono arrivati? È scappata sicuramente nel dedalo di stradine laterali qui intorno».

Moro è fratello della sindaca di Monastier, Paola. «L’ho sentito subito dopo la rapina – commenta la sindaca – questo fatto è molto preoccupante, perché segue un periodo complicato, caratterizzato da numerosi furti anche nel nostro comune. Ora, è il momento delle risposte».

Indignata la sindaca di Oderzo, Maria Scardellato: «Quanto accaduto è una cosa molto preoccupante, ma confido nelle indagini dei carabinieri. Spero che i responsabili vengano presto individuati, arrestati e consegnati alla giustizia».

Infine solidarietà è stata espressa alla coppia di gestori dalla sindaca di Ponte di Piave, Paola Roma. «Mi auguro – ha detto – che le forze dell’ordine possano individuare questi criminali il prima possibile. Servono pugno duro e pene certe».

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