Premiati i dirigenti comunali a Treviso: al comandante Tondato 11400 euro

Treviso. Più obiettivi raggiungi, più alto è il premio che ricevi. E viceversa. La giunta del sindaco Giovanni Manildo ha premiato la scorsa settimana i nove dirigenti comunali di Ca’ Sugana per il lavoro svolto nel 2017. Si chiama, tecnicamente, “retribuzione di risultato”, che da due anni a questa parte viene calcolata da un insieme di parametri legati alle performance ma anche alle competenze individuali, una riforma dei premi voluta dall’amministrazione Manildo che ha rotto con il passato, con premi procapite comunque più bassi rispetto alla media precedente alla riforma del centrosinistra - si viaggiava sui 16 mila euro lordi annui a testa, e valeva più l’anzianità che i risultati - con un risparmio di circa 35 mila euro l’anno.
A prendere il punteggio più alto tra i dirigenti comunali è stato Maurizio Tondato, comandante della polizia municipale di Treviso ma anche dirigente del settore Affari generali e istituzionali, vice segretario generale, che ha totalizzato il 94,5% degli obiettivi prefissati lo scorso anno, ricevendo un premio di circa 11.400 euro lordi. Al di là dei tecnicismi, si è fatto valere per una maggiore presenza degli agenti sul territorio, implementazione dei sistemi di sicurezza e videosorveglianza ma anche per la formazione dei vigili urbani, relativa anche all’approccio con i richiedenti asilo.
Dopo Tondato segue il gruppetto formato dai dirigenti Flavio Elia (Finanza, Partecipate, Risorse Umane), Federica Franzoso (Servizi Sociali e Demografici, Scuola, Cultura), Roberta Spigariol (Lavori Pubblici, Infrastrutture, Sport), Roberto Manfredonia (Sportello Unico e Turismo) e Marcello Missagia (Smart City, Patrimonio), che viaggiano intorno al 90% dei risultati raggiunti, pari a circa 11 mila euro lordi di premio a testa.
Terzi classificati Emilio Lippi (Biblioteche e Musei), Paolo Pierobon (Ambiente) e Stefano Barbieri (Urbanistica), tutti sull’80%, premi sui 10 mila euro e rotti lordi sempre a testa. Come si vede, tra il primo classificato e gli ultimi, non c’è una grande differenza di riconoscimento economico, rispetto al precedente parametro dell’anzianità. La rivoluzione a Ca’ Sugana è scattata dal 2016 (allora la delega al Personale era dell’assessore Anna Caterina Cabino, oggi è in mano al vicesindaco Roberto Grigoletto).
Chiare le nuove regole per i dirigenti: chi non raggiunge certi risultati, il premio annuale, lo può anche perdere: niente tagli agli stipendi dei dirigenti, ma una parte consistente dei loro premi di “produzione”, che fino al 2015 scattavano in automatico, viene legata appunto a precisi obiettivi che i dirigenti devono raggiungere nei settori di loro competenza. Se li raggiungono, si prendono tutto il premio; ma se non ce la fanno, il premio viene ridotto, o non dato del tutto nel peggiore dei casi.
Caso, quest’ultimo, che in questi due anni non è avvenuto. Attenzione: sempre a differenza di prima della riforma, i soldi che non vengono usati per i premi finiscono in un fondo per il sociale. Si tratta, tirate le somme, di un premio legato a un sistema meritocratico di valutazione. Già nel 2014 l’assessore Cabino diceva, rispetto ai tempi delle giunte leghiste: «I dirigenti del Comune di Treviso sono stati lasciati soli da chi ci ha preceduto a Ca’ Sugana. In tutti i sensi. Anche in quello operativo: troppo spesso hanno gestito direttamente, in prima persona, questioni che invece avrebbero dovuto avere una regia politica. Quella della giunta. Non deve essere la giunta ad adeguarsi ai dirigenti: devono essere i dirigenti a seguire la linea politica», anche per quanto riguarda «il metodo di valutazione del lavoro dei dirigenti comunali». Sempre in tema di dirigenti, Emilio Lippi andrà in pensione nell’autunno del 2019.
E tra i potenziali candidati in lizza per dirigere i musei cittadini c’è Federica Franzoso, a cui i titoli anche dal punto manageriale non mancano. Ma, ovviamente, si farà un apposito bando.
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