Pieve di Soligo: lunghe pause caffè, il sindaco rimuove la macchinetta
La replica di Lopin (Cgil funzioni locali): «Demagogia mediatica fatta in piazza»

Rimosse le macchinette di caffè e bevande nel municipio e nella biblioteca di Pieve di Soligo. «Troppe pause da parte di qualcuno», tuona il sindaco Stefano Soldan, che ha ricevuto messaggio di approvazione dai cittadini, mentre si lamentano i dipendenti comunali attraverso i rappresentanti sindacali.
«Demagogia mediatica fatta in piazza», replica il segretario della Cgil funzioni locali, Alberto Lopin, che attacca il sindaco. Ieri mattina si è svolto un vertice in Comune, tra lo stesso primo cittadini e i sindacalisti, ma al termine le parti sono risultate ancora più distanti. Il caffè ora i dipendenti possono andarlo a bere al bar, ma sempre al massimo per 15 minuti e timbrando l’uscita e il rientro.
«Io non torno indietro», è fermo sulla sua decisione il sindaco Soldan. È proprio sulla durata dei caffè troppo lunghi, anzi lunghissimi, segnalati anche dai cittadini, che ha deciso di far rimuovere i distributori automatici. «Non è un problema di un minuto in più, ma il chiacchiericcio si prolungava ben oltre e infastidiva il lavoro altrui e il pubblico in attesa, la situazione era diventata insostenibile – spiega il sindaco di Pieve –. Pur richiamati ad avere una disciplina, questo non è avvenuto e quindi l’unico provvedimento era togliere i distributori, per garantire silenzio lavoro e dare un’immagine diversa dell’amministrazione».
L’incontro con le Rsu doveva servire a trovare un’intesa, al contrario le parti si sono scontrare ed è scoppiato il caos. «I lavoratori del Comune di Pieve di Soligo hanno sempre garantito i servizi ai cittadini e anche gli straordinari – osserva Lopin –. Hanno diritto a essere trattati con dignità e non con la demagogia mediatica fatta in piazza, oltretutto dopo un incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali per trovare delle soluzioni condivise». Contenti solo i baristi del centro di Pieve, ora avranno più clienti.
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