Pietrobon davanti Mardegan ci spera

Ci sono seicento voti di vantaggio per il sindaco uscente Il candidato del centrosinistra tratterà con la civica “Uniti”
Di Federico Cipolla

Tutto rimandato al ballottaggio. Al contrario di cinque anni fa, Francesco Pietrobon non è riuscito a vincere al primo turno. La coalizione che lo sosteneva si è fermata al 45,54%, con 5.371 voti; Valerio Mardegan dunque ha tenuto, avvicinandosi al centrodestra, molto più dell’ultima volta. Per lui 40,22% con 4.743 voti. Il Movimento 5 stelle riesce ad entrare in Consiglio, mentre Francesca Brotto non è riuscita a conquistare un posto a Villa La Quiete. Ma potrebbe tornare in gioco con un apparentamento. «Non è che siccome una volta eravamo riusciti a vincere al primo turno, dovesse andare per forza così. È andata bene, ma non di lusso», spiega Francesco Pietrobon. Certo spesso il sindaco uscente guadagna qualche punto percentuale, ma Paese ha dimostrato il contrario nelle ultime due occasioni. E il fattore Renzi ha pesato. «Questa è tutta farina del nostro sacco», sostiene Pietrobon, «non abbiamo mica uno come Renzi a farci da traino. Non dobbiamo preoccuparci, è un risultato ottimo. Di fronte a quello che per il centrodestra è stato un uragano, non solo abbiamo tenuto ma abbiamo anche ottenuto un buon risultato». Le percentuali delle liste hanno confermato la crisi del centrodestra, e il fatto che il voto sia stato molto orientato su Pietrobon. La Lega Nord è andata bene con il 19,63%, ma Forza Italia (9,91) e Ncd, 3,01, sono crollati. Bene, a ulteriore conferma, la civica Cittadini per Pietrobon (12,63). Per Valerio Mardegan ora si apre una bella rincorsa, ci sono 600 voti da guadagnare in due settimane. «Il risultato è positivo, anche se non nego che speravamo in qualcosa di meglio», ha ammesso l’ex sindaco, «andare al ballottaggio significa migliorare sensibilmente il risultato di cinque anni fa. Questa volta la campagna elettorale è stata intensa, mentre l’altra volta ci eravamo un po’ seduti». Ora però si apre la possibilità di un apparentamento con Francesca Brotto di Uniti x cambiare. Più difficile col M5S, anche se il candidato del centrosinistra non esclude il confronto.

Federico Cipolla

Argomenti:elezioni 2014

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