Aggredito dalla baby gang, l’addetto alle pulizie Mom: «Io, pestato senza motivo»
Parla Rashid Zaine, l’addetto alle pulizie di Mom picchiato all’autostazione. Identificati gli aggressori, ora la denuncia

È stato percosso da tre ragazzi. Eppure inizialmente non aveva voluto sporgere denuncia: lo ha fatto soltanto dopo alcune ore. La vittima dell’aggressione, che si è consumata lunedì alla stazione delle corriere Mom, è Rashid Zaine, storico addetto alle pulizie. Attualmente dipendente della ditta Dussmann, che detiene l’appalto del servizio.
I tre ragazzi che potrebbero essere coinvolti sono stati identificati dalla Polizia di Stato, sulla base delle descrizioni fornite. Le indagini sono ancora in corso, al setaccio le telecamere di videosorveglianza. Al momento pare che l’autore della violenta spinta sia stato soltanto uno dei tre.
La dinamica
Si è trattato di un’aggressione fulminea, violenta. Erano circa le 10 alla stazione delle corriere Mom, in Lungosile Mattei, quando Rashid è stato pestato da tre giovani che lo hanno prima provocato e poi colpito lasciandolo a terra. L’episodio si è verificato durante il turno di lavoro. Rashid stava pulendo le aree della zona parcheggio dei bus.
Secondo quanto riferito dai testimoni, tutto è iniziato da un gesto di inciviltà. Alcuni giovani passando hanno deliberatamente gettato rifiuti a terra guardando all’indirizzo dell’operatore e, alla sua richiesta di raccoglierli, la situazione è presto degenerata.
Sembrava non aspettassero altro. Dalle parole si è passati alle minacce e, in pochi secondi, i ragazzi lo hanno aggredito fisicamente. A quel punto Rashid è stato spintonato e colpito, finendo a terra, mentre gli aggressori si allontanavano rapidamente.
A lanciare l’allarme è stato un collega della vittima che, notando la situazione, ha chiamato le forze dell’ordine. Visibilmente scosso, Rashid non voleva denunciare per timore di ritorsioni ma alla fine ha acconsentito.
La testimonianza
«Mi hanno aggredito al collo, mi hanno messo a terra e mi hanno fatto del male. Dopo 22 anni di lavoro non ho mai visto persone così aggressive» racconta Rashid Zaine.
«Mi sono trovato un ragazzo davanti e uno dietro che buttavano apposta dei rifiuti a terra. Li ho rimproverati, sono andati al bar e poi sono tornati, cappucci in testa, mettendomi le mani addosso – prosegue fortemente scosso –. Ho avuto molta paura. La mia famiglia era appena andata a casa, se restavano qua, con la bambina, non so cosa sarebbe potuto succedere».
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