Parigi, controlli alle frontiere dopo gli attacchi terroristici

Cosa prevede lo stato d'emergenza proclamato dal presidente francese François Hollande: misure di sicurezza straordinarie e il ritorno dei controlli alle frontiere del Paese

PARIGI. Per motivi di sicurezza musei, biblioteche, mercati sono chiusi a Parigi. Niente lezioni a scuola. Sospesi gli eventi sportivi. Sono alcune delle misure prese in seguito agli attacchi terroristici che hanno sconvolto la Francia. Il presidente François Hollande ha proclamato lo stato d'emergenza. Ecco cosa comporta il provvedimento. 

Lo stato d'emergenza

Una legge del 3 aprile 1955 introduce "lo stato d'emergenza": può essere applicato a tutto il territorio nazionale o solo a parte di esso «in caso di pericolo imminente» dopo «gravi attacchi all'ordine pubblico». Consente alle autorità amministrative, i prefetti, di prendere provvedimenti eccezionali per l'ordine pubblico. Il governo francese ha esteso a tutto il territorio nazionale e alla Corsica lo stato d'emergenza. Con un secondo decreto sono poi state definite misure da applicare ai comuni del dipartimento Ile-de-France. 

La chiusure delle frontiere

Il provvedimento è legato allo stato d'emergenza proclamato dal presidente Hollande. Non significa, ha precisato in una nota il governo francese, il divieto a entrare e uscire dal Paese. Si tratta della reintroduzione dei controlli alla frontiera. Questa decisione era già stata presa - per la durata di un mese - in previsione della conferenza di Parigi sul cambiamento climatico a Parigi, la COP21, prevista dal 30 novembre all'11 dicembre con 127 capi di Stato.

Cosa possono decidere le autorità locali

In tutta la Francia possono essere previsti coprifuoco in alcune aree, si può vietare a persone considerate pericolose per l'ordine pubblico di lasciare il Paese, si possono fare perquisizioni a mezzi e persone. Nell'Ile-de-France in particolare possono essere vietati incontri pubblici, così come possono essere chiuse sale pubbliche. Possono essere autorizzate perquisizioni della polizia giudiziaria.

Le forze in campo

Predisposto l'arrivo a Parigi e in tutta l'Ile-de-France di 1500 soldati che portano quindi a 7mila il totale dei militari impiegati. Sono 36 gli ospedali impegnati per dare assistenza sanitaria.

Solo 5 precedenti

Sono solo cinque i precedenti in cui il governo francese ha deciso di proclamare lo stato d'emergenza: per la guerra in Algeria nel 1955, 1958, 1961, nel 1985 in Nuova Caledonia, in occasione degli scontri e nel 2005 per le rivolte nelle banlieu parigine.

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