Parco Stella, Unieuro torna dopo il rogo di Oderzo

Resta lo scheletro distrutto dalle fiamme, il marchio dell’elettronica pronto a insediarsi negli spazi sopra il market Visotto a Oderzo
Ferrazza AG.FOTOFILM oderzo parco stella area incendiata
Ferrazza AG.FOTOFILM oderzo parco stella area incendiata

ODERZO. Il Parco commerciale Stella verrà trasformato in un centro commerciale. La giunta di Oderzo, guidata dalla sindaca Maria Scardellato, si sta muovendo in questa direzione per permettere a Unieuro di riaprire il proprio negozio sopra i locali occupati dall’ipermercato Visotto dopo il terribile incendio del 25 febbraio scorso. E la Procura della Repubblica, intanto, ha prorogato per altri sei mesi le indagini per cercare di capire l’origine del rogo.

È la sindaca a confermare le voci che da giorni corrono: «Valuteremo la trasformazione del parco commerciale in centro commerciale, venendo incontro alla richiesta di Unieuro», afferma. La sostanza non cambierebbe più di tanto: la legge impone che i parchi commerciali siano composti da più negozi che però non possono avere accessi in comune fra loro e devono sorgere in locali separati. Ma il progetto di Unieuro creerebbe due negozi (Unieuro e Visotto) che si servirebbero di uno stesso accesso e sorgerebbero nello stesso stabile. Quanto basta per esigere il cambio di denominazione. La riapertura di una filiale Unieuro a Oderzo non era mai stata in discussione: da subito la dirigenza si era mossa per cercare una nuova sede e aveva individuato una manciata di soluzioni. L’amministrazione comunale e gli altri esercenti del Parco Stella non hanno mai fatto mistero di preferire di gran lunga che Unieuro rimanesse nel Parco. Ma l’apertura del negozio Unieuro sopra l’iper Visotto comporterà la necessità di risolvere una serie di problematiche, prima fra tutte la necessità di adeguare alla normativa vigente le varie impiantistiche, realizzate dieci anni fa. Altre questioni aperte sono quelle che riguardano la riorganizzazione dell’entrata dei clienti nello stabile e del carico-scarico merci. Un altro problema di non poco conto è rappresentato dalla metratura dei locali: il negozio Unieuro bruciato sei mesi fa occupava un’area di circa 1.500 metri quadri, mentre Visotto ne copre circa 5.000. Pare improbabile che il punto vendita si espanda al punto da coprire l’intera metratura superiore. Ma chi occuperà lo spazio libero? Sembra che EuroBrico, che aveva subito la distruzione del proprio negozio nell’incendio di febbraio, sia intenzionata a restare al Parco Stella, anche se non si sa in quali locali.

Non si registrano novità nello sviluppo dell’inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura di Treviso che tenterà di fare chiarezza sul rogo: gli inquirenti non hanno ancora potuto escludere la pista dolosa, ma non hanno nemmeno stabilito con esattezza il punto d’innesco dell’incendio. Insomma, le indagini sono ancora in alto mare e proseguono. Le assicurazioni non hanno presentato la stima dei danni. «L’unica cifra che sappiamo di dover sborsare è quella per l’abbattimento e ricostruzione della nostra proprietà: uno-due milioni di euro», dice Mirko Sari, rappresentante del consorzio Coip, proprietario dei locali. È lo stesso Sari a escludere la possibilità di accogliere le richieste avanzate dagli altri esercenti, che chiedevano di abbattere la struttura o almeno di coprirla con un telone: «Il vento lo porterebbe via», spiega. Il vento dei giorni scorsi ha sparso al suolo centinaia di rottami.


 

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