Parcheggio interrato di piazza Vittoria. I commercianti: «Il cantiere ci ucciderà»
Raccolta firme contro il progetto. C’è il timore che i lavori durino anni. «Il Comune punti piuttosto sull’ex Siamic»
TREVISO. Park sotterraneo in piazza Vittoria? No, grazie. I commercianti del quadrante hanno avviato una raccolta firme per protestare contro il progetto del nuovo parcheggio auto che sorgerà sotto il monumento ai Caduti, a pochi metri dal Riccati e dalla sede principale di Poste Italiane, riesumato dall’amministrazione Conte.
Un progetto fonte di polemiche nato ormai decenni fa e sempre rimandato, che nel 2008 ebbe uno scatto in avanti - con lo studio preliminare del sottosuolo da parte della Soprintendenza, che riportò alla luce resti romani – per poi essere congelato dalla giunta Gobbo; quindi essere rilanciato dall’attuale amministrazione Conte che ha convinto la Parcheggi Italia, la società che deve realizzarlo, a tornate sul progetto di piazza Vittoria accantonando l’interrato che ne avrebbe dovuto prenderne il posto, all’ex Pattinodromo.
Torna alla ribalta l’interrato di piazza Vittoria, cantiere al via forse dal prossimo anno. E tornano immancabili le proteste, già fioccate nel 2008 soprattutto da parte dei commercianti.
Oggi il copione è lo stesso, e c’è chi attacca duramente la scelta di Ca’ Sugana. Come Andrea Baldan, titolare di “Giovani” in viale Cadorna, fra i promotori della petizione: «Si parla tanto di voler rendere la città verde e pedonale, si parla tanto di lotta allo smog, ma poi si riprende in mano un progetto accantonato da anni. Non ha senso. Perché non sfruttare la stazione delle corriere ex Siamic quando verrà trasferita all’ex Cuor? O perché non pensare a un multipiano accanto alla stazione ferroviaria? I costi sarebbero pure più bassi. Mentre qui in piazza Vittoria rischiamo di trovare il cantiere bloccato dai reperti storici. Magari si rischia di andare avanti per tre-quattro anni. Non sono contro i parcheggi, ma contro quel parcheggio».
Sulla stessa lunghezza d’onda è Elisabetta Grosso, titolare di Ikiya in via San NIcolò: «Una stupidata farlo. Ridicolo e controproducente realizzare lì un park sotterraneo. Al giorno d’oggi, il solo pensare a un park in centro storico lo trovo obsoleto. Ci sono già tanti parcheggi all’esterno delle mura, basterebbe potenziarli e mettere a disposizione un servizio navetta gratuito. Pensiamo piuttosto a pedonalizzare via San Nicolò».
L’edicolante Fabio Zanforlin non sarebbe contrario all’opera, ma mette le mani avanti: «Il nuovo park potrebbe essere un beneficio, ma ti becchi pure i disagi. Siamo già rimasti scottati due anni fa per i lavori legati al porfido. Se chiudi tutto per costruire il nuovo parcheggio, da noi i clienti non passano più».
Stessa posizione del fruttivendolo Giovanni Tasca, la cui attività si affaccia proprio su piazza Vittoria: «Di per sé può essere una buona idea, il problema sono le tempistiche. I lavori rischiano di far morire la zona. Se ci garantiscono che lo fanno in due anni, può anche andare bene. Purtroppo sappiamo già che non sarà così: scavando, corri sempre il rischio di fermarti. Un film già visto, pensate al cantiere all’ex Provincia. Non vorrei ritrovarmi a lungo con quel buco davanti al negozio. Invece di due anni, magari arrivi a sei. Raccolta firme? Non mi hanno ancora contattato».
C’è poi chi ha altre idee come Alessandro Penzo Aiello, del bar Filò, all’inizio di viale Cadorna: «Sarebbe ora che lo facessero. Un grande park manca in centro: considerando che vogliono pedonalizzare viale Cadorna, questo diventerebbe uno dei primi accessi al centro. Un viale da passeggiate per famiglie. E il nuovo park sarebbe perfetto». Ma intanto c’è chi alza le barricate.
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