Paola Roma nuova nocchiera dei sindaci trevigiani: «Lavoro di squadra e Pnrr, i Comuni saranno strategici»

Elezione quasi bulgara a Sant’Artemio per presidenza e direttivo di Acmt, l’unione delle municipalità. Della Pietra (FdI) guiderà il Centro Studi. E un caso Bordin (padre)

Andrea Passerini
Elezione quasi bulgara a Sant’Artemio per presidenza e direttivo di Acmt. Roma e Della Pietra
Elezione quasi bulgara a Sant’Artemio per presidenza e direttivo di Acmt. Roma e Della Pietra

Paola Roma, sindaco di Ponte di Piave, lei è stata eletta alla guida dell’associazione comuni della Marca.

«Non posso che ringraziare tutti, e il fatto che ho voluto attorno a me tutto il direttivo e anche il Centro Studi vuole proprio essere l’espressione del lavoro di squadra intrapreso da anni, vorrei fosse il marchio anche del mio mandato».

Quali le prime tappe, ora?

«Nella prima assemblea chiederò un assestamento di programma. C’è un Centro studi che è braccio operativo, lavoreremo di concerto nell’ufficio di presidenza».

L’agenda ammisntrativa è dominata dal pnrr.

«E gli sforzi vanno concentrati in quella direzione, i comuni sono strategici per la realizzazione del piano, chiavi di volta. E poi formazione, servizi, supporto. Non posso che ringraziare chi mi ha preceduto per quanto realizzato: la vittoria sullo Stato per la ripartizione del di solidarietà, il progetto anti-ludopatia, i nonni vigile. Barazza (presidente uscente) è vice: segno di continuità»

Ora c’è il coinvolgimento del terzo settore.

«Sì, anche questo è un fronte prioritario, con il servizio civile universale. Ricordo anche come nel direttivo ci sia il rappresentante del Bim e nel centro studi le categorie, siamo aperti la territorio. Resto convinta che fare rete, in squadra, dev’essere sempre la nostra carta vincente»

Un’Acmt ancora a guida femminile. Una Marca rosa, o avete una marcia in più?

«Gli obiettivi sono di tutti, maschi e femmine. Importante, al di là delle quote rosa, lavorare ed essere pragmatici, sul campo. Ringrazio il presidente onorario Pavan, direttivo, ufficio di presidenza e revisori uscenti».

Un’elezione quasi bulgara, a voto palese. I sindaci Fabio Chies (Fi, Conegliano) e Alberto Cappelletto (Pd, S. Biagio) hanno ringraziato gli uscenti, Paolo Galeano (Pd, Preganziol) ha chiesto di non sdoppiare la presidenze di Associazione e Centro Studi. Così non è stato: proposta respinta. Poi Federica Ortolan (Lega, Carbonera) ha proposto i candidati.

Sua vice Mariarosa Barazza, sindaca di Cappella, in direttivo i sindaci Stefania Sartori (Quinto), Cristina Andretta (Vedelago), Mario Canal (Refrontolo), Leonio Milan (Mansuè), Fiorenzo Fantinel (Santa Lucia) l’assessore Michele Cortesia (Cavaso), i capigruppo Marco Dus (Vittorio V.) e Eric Brino (Susegana), più Cristina Da Soller (Bim): 5 leghisti, 2 Pd, 3 centristi/civici.

Al timone del centro studi, erogatore di servizi e formazione, Marco della Pietra, sindaco di Spresiano. Vice Emanuele Crosato (sindaco di Cessalto), poi Rossella Cendron, sindaca di Silea; i consiglieri Danilo Mazzon (Ponzano), Miriam Manente (Fontanelle) e Claudia Tronchin (Treviso). Il Cencelli dice 3 Lega, 1 Fdi, Pd e Fi.

Infine il caso Bordin. Disappunto e mal di pancia in sala, ieri a S. Artemio, quando tra i revisori è spuntato Adolfo Bordin, padre di Adalberto, primo cittadino di Montebelluna. Incompatibilità? No. Ma per opportunità è stato già chiarito come Bordin senior non assumerà l’incarico.

Argomenti:politica

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso