Stanotte la festa: tutti attorno ai panevin, ma il gigante di Arcade finisce sotto accusa
Il vento abbatte le Pm10 dopo sette sforamenti di fila: via libera ai falò. Il tour di Zaia e le accuse di Legambiente
Stasera, 5 gennaio, la tradizione del Panevin illuminerà la provincia con oltre 150 falò. L’usanza vedrà comunità intere riunirsi attorno ai falò per propiziare un anno nuovo prospero. Non manca, anche nel 2025, il dibattito sulla qualità dell'aria.
Allerta Pm10
L'allerta zero (fascia verde) indicata dal bollettino regionale per le Pm10 di venerdì pomeriggio e le previsioni di valori al di sotto della soglia di guardia dei 50 microgrammi per metro cubo grazie al miglioramento dell'aria e all'aumento della ventilazione, ha dato il via libera all’accensione degli otto falò nel territorio di Treviso, nonostante il superamento dei limiti per sette giorni consecutivi. Inoltre, le stime per la Marca prevedono concentrazioni di Pm10 tra i 30 e i 40 microgrammi.
Panevin di Arcade
Il Panevin più atteso, con i suoi 9 metri di altezza, realizzato dal Gruppo Alpini, brucerà ad Arcade in piazza Vittorio Emanuele III alle 21. Per garantire la sicurezza durante l'evento, l’area sarà "blindata" con un aumento a quota 15 uomini delle forze dell'ordine e una settantina di volontari, con prefiltraggio e trattori a sbarrare ogni varco. È stata inoltre emanata un'ordinanza che, dalle 18, vieta la detenzione e la vendita di bottiglie di vetro nell'area della festa, il lancio di petardi e l'uso di spray urticanti. Ad accendere il falò sarà il presidente del Veneto Luca Zaia, ultima tappa di un tour che comincia alle 19 a Bibano, con passaggi alle 20 a Fontanelle e alle 20.30 a Vazzola prima di arrivare ad Arcade alle 21.
Gigante sotto accusa
Proprio il falò gigante di Arcade è al centro di polemiche. Il medico in pensione Fabrizio Sernagiotto, già candidato consigliere con Civica per Arcade, a inizio dicembre ha chiesto all’amministrazione di monitorare i valori di Pm10 prima e dopo il panevin: «Mi chiedo come il panevin di Arcade possa rientrare tra "rievocazione storica" o "tradizione popolare", poiché la sua forma attuale, un grande falò in piazza, differisce dalle tradizionali accensioni di piccoli fuochi nelle contrade.
È scientificamente provato che l'accensione del Panevin incrementa la concentrazione di Pm10 nell'aria, con picchi che superano di 6-7 volte i limiti di legge. L'esposizione al Pm10 è dannosa per la salute, aumentando il rischio di malattie respiratorie, cardiovascolari e tumorali». Fanno eco le parole di Fausto Pozzobon di Legambiente Piavenire: «Il sindaco negli ultimi dieci anni, pur sollecitato dall’Arpav, non ha mai fatto dei controlli delle polveri sottili ad Arcade. La presenza di questo immenso panevin aggraverà sicuramente la situazione e la popolazione avrà problemi respirando».
Oderzo anticipa
A Oderzo, il tradizionale Panevin si terrà domani, 6 gennaio, ma l'accensione è stata anticipata alle 19 per timore del maltempo. L'evento si svolgerà in Piazza Castello e lungo le rive del Fiume Monticano. Invece, nella notte dei panevin nel Quartier del Piave, più di 40 falò si accenderanno in contemporanea alle 20, dopo una staffetta di tedofori partita dalla chiesa di Vidor.
Tra le numerose accensioni, spicca il panevin che raggiungerà la quota più elevata, Rosa Puner a 1334 metri di altitudine. Alcuni comuni hanno optato per un falò in ogni frazione, altri, come Casale, hanno preferito concentrare le celebrazioni con un unico grande fuoco sulle rive del Sile.
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