Padre e figlio riaprono il ristoro di Santa Augusta

VITTORIO VENETO. Riapre lo storico Ristoro di Santa Augusta, sul suggestivo colle che domina Serravalle. A gestirle il locale, a pochi metri dal Santuario, saranno Bruno e Alessandro Dei Negri. L'ina...

VITTORIO VENETO. Riapre lo storico Ristoro di Santa Augusta, sul suggestivo colle che domina Serravalle. A gestirle il locale, a pochi metri dal Santuario, saranno Bruno e Alessandro Dei Negri. L'inaugurazione del locale, che è stato completamente rinnovato, è in programma domenica 10 giugno alle 11 con una grande festa sul Colle Marcantonio aperta alla città. Padre e figlio, rispettivamente di 50 e 20 anni, succedono a Danilo Biz che aveva lasciato la gestione dello storico Ristoro per rilevare il ristorante “Da Annibale”, ai piedi del monte Visentin. «Con mio figlio Alessandro abbiamo colto questa occasione al volo», spiega Bruno Dei Negri, «anche perché il colle di Sant’Augusta a mio avviso è il luogo più caratteristico di Vittorio Veneto». I Dei Negri saranno anche i custodi del santuario della santa patrona di Serravalle

. «Vigileremo attentamente sulla chiesa», dicono i neo titolari del Ristoro, «abbiamo la responsabilità a tenerla in ordine e renderla fruibile ai pellegrini e ai turisti che la visitano». Con la riapertura del Ristoro, pertanto, anche il Santuario sarà aperto tutti i giorni. «Così abbiamo previsto da giugno a settembre, poi scatteranno gli orari invernali», fa sapere il nuovo gestore . Nel periodo autunnale e invernale, infatti, il Ristoro e il Santuario saranno aperti nei fine settimana La nuova gestione ha portato in dote il rinnovo degli storici locali. Novità anche per quanto riguarda le proposte gastronomiche. «Partiremo con panini, affettati e il solito servizio bar», anticipano i Dei Negri, «e da luglio cominceremo con la cucina tradizionale di Vittorio Veneto». La gestione sarà familiare. Un lavoro impegnativo anche perché i gestori manterranno anche la conduzione del Circolo di Forcal.

«Abbiamo la passione per la cucina», confessano. «A Forcal ci mancava proprio questa possibilità. Perciò con il Ristoro abbiamo colto questa opportunità». Al santuario di Sant’Augusta arrivano pellegrini da ogni parte. Vi si arriva tramite un interessante itinerario da percorrere a piedi. Attraverso una mulattiera di ciottoli e gradini, i visitatori raggiungono la chiesa edificata sul luogo del martirio di Santa Augusta. Dall’ampio piazzale lastricato e in parte erboso intorno al Santuario, lo sguardo spazia dalla gola di Serravalle ai laghi di Revine, dalla Val Lapisina al Col Visentin e, verso Sud, sulla città di Vittorio Veneto e la pianura. (f.g.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso