Giovani Musicisti Veneti senza fondi, l’orchestra si ferma. Conte: «Disponibili al confronto»
La lettera del presidente dell’associazione Giacomini (Totila d’Oro di Treviso): «Dopo oltre vent’anni di attività abbiamo chiesto sostegno, nessuna risposta»

La comunicazione sta passando di mano in mano, tra gli amanti della musica, le famiglie, le associazioni culturali e civiche di Treviso.
E non potrebbe essere altrimenti visto che annuncia la chiusura delle attività dell’orchestra Giovani Musicisti Veneti, nata con l’associazione “Ecce Gratum” nel 2002 e presieduta da Tullio Giacomini, volto di primo piano della cultura cittadina che nel 2018 venne insignito per questo del Totila d’Oro, il premio della Città di Treviso ai suoi personaggi più significativi.
L’orchestra, con sede di via Amalfi, nel capoluogo, era la traduzione pratica degli obiettivi dell’associazione: «realizzare progetti artistici e educativi rivolti alle generazioni più giovani». Ha suonato in tutto il Veneto in varie occasioni, coinvolgendo ragazzi dei vari conservatori e altri giovani artisti sotto la guida anche di personalità del calibro del maestro Francesco Pavan. Così fino ad oggi, quando proprio Giacomini ne ha annunciato la sospensione.
«Uno dei motivi che hanno portato alla scelta radicale di interrompere le attività» scrive il presidente tullio Giacomini nella sua comunicazione, «è il non adeguato sostegno dimostrato dal Comune di Treviso sia dal punto di vista economico che logistico. La mancanza di una sede stabile per svolgere le prove di orchestra, richiesta più volte alle autorità locali, ha reso estremamente complicata l’organizzazione delle attività, obbligando l’associazione a spostarsi continuamente tra diverse sedi provvisorie con evidenti disagi per musicisti, famiglie, organizzatori».
Messa all’angolo dal mancato supporto del Comune, l’associazione e l’orchestra si sono trovati davanti anche la crescente «difficoltà nel reperire contributi da parte di realtà private». A contribuire a mettere in difficoltà l’orchestra anche la decisione di continuare ad eseguire esibizioni gratuitamente, salvo piccoli rimborsi, «nella convinzione di offrire alla comunità importanti occasioni di crescita culturale».
L’auspicio dell’associazione e della sua orchestra è quello di poter tornare in attività grazie all’intervento «della comunità locale e delle istituzioni» a cui è chiesto di «saper riconoscere il valore di una esperienza che ha formato tanti giovani musicisti contribuendo ad arricchire il patrimonio culturale del territorio».
L’amministrazione però non ci sta a farsi addossare tute le colpe: «io sono il primo ade essere rammaricato della scelta dell’associazione» dice il sindaco Mario Conte, «ma va anche preso atto che il Comune può sostenere questo o quel soggetto in virtù delle sue disponibilità – e sono limitate – e nel rispetto anche ti tutte le altre realtà che chiedono di essere aiutate. La mia porta è sempre aperta, io stimo molto Giacomini» sottolinea, «ma forse bisogna anche prendere atto che ci sono anche realtà musicali che sopravvivono e funzionano. Sempre disponibile a un confronto».
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