Oderzo, vandali al Cerletti: sassi contro le finestre e trattore sabotato

I vandali sono entrati nottetempo nella sede di Piavon. Indagini sui filmati della sorveglianza per scoprire gli autori

Rosario Padovano
La sede di Piavon dell'istituto Cerletti
La sede di Piavon dell'istituto Cerletti

I carabinieri hanno confermato, nella serata di sabato 15 marzo, gli atti di vandalismo alla sezione distaccata dell’Istituto agrario Cerletti, a Piavon.

Ignoti, nottetempo, si sono introdotti nella struttura scolastica, seminando danni. Questo, per fortuna almeno, non ha impedito il regolare svolgimento delle lezioni che sono state espletate nella struttura sabato. Indignazione da più parti si è levata contro i vandali, che possono essere riconosciuti attraverso i filmati della videosorveglianza.

I danni

I danni sono diversi e molteplici. In primo luogo, coloro che si sono introdotti nella sede scolastica, hanno distrutto alcune finestre lanciando grosse pietre. I vetri si sono infranti solo in parte, ma si deve provvedere alla sostituzione in tempi brevi. Il trattore adoperato per le lezioni del settore primario è stato danneggiato sulla carrozzeria e anche agli pneumatici: sono stati tutti bucati.

Una parte del giardino esterno risulta danneggiato. La sede distaccata è stata inaugurata, dopo alcuni lavori, soltanto pochi mesi fa. La sede centrale è a Conegliano: alcuni studenti sono in gita a Parigi, altri invece hanno preso parte a un’iniziativa in stretta collaborazione con la Croce Rossa Italiana.

«Tutte le attività che svolgiamo - aveva riferito un insegnante commentando i vari lavoratori frequentati dai ragazzi - sono frutto della passione e competenza. Un ringraziamento speciale va alla nostra preside, Mariagrazia Morgan, per il suo costante supporto e per essere una dirigente al passo con le richieste del territorio. La sua leadership è fondamentale per il successo dei nostri alunni e per continuare a crescere e migliorare».

Dopo l’incursione, i professori si sono dimostrati indignati verso i responsabili. Al punto che qualcuno ha chiamato i carabinieri per le prime indagini. I responsabili una volta individuati rischiano la denuncia per violazione di domicilio e per danneggiamento aggravato. Un episodio del genere, in una scuola di Oderzo, davvero non si ricorda. —

 

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