Nuova autostazione a Castelfranco, via ai lavori: pronta entro l’anno
Il cantiere partirà in primavera e durerà in tutto sei mesi. Nello stesso periodo dovrebbe essere completato anche il deposito Mom
Il terminal bus sarà pronto entro l’anno: a quattro anni dalla presentazione del progetto, che tra questa nuova infrastruttura al parcheggio nord della stazione e il nuovo deposito Mom in via Forche intende rivoluzionare anche il trasporto pubblico nella Castellana con un servizio sub-urbano, è arrivata la delibera con cui il Comune si assume l’onere di realizzare la nuova autostazione.
Un percorso che si è rivelato alquanto problematico, il cui ritardo dipende, oltre che dalla pandemia Covid, anche dall’asporto delle cosiddette “big bag” contenenti amianto e dalle vicende di Emaprice, l’azienda edile che doveva realizzare l’infrastruttura nell’ambito dell’intricato progetto Piruea 2.
Nell’agosto scorso la decisione del Comune di andare all’escussione della fideiussione sul progetto e di procedere con le proprie risorse per il terminal bus.
«A dicembre – spiega il sindaco Stefano Marcon – siamo andati a rivedere il progetto sotto il profilo economico-finanziario. Originariamente era di un milione e 637 mila euro. Da questi sono stati stralciati circa 500 mila euro riferiti all’intervento già realizzati da Emaprice. Quindi abbiamo proceduto all’aggiornamento dei costi per i lavori rimanenti, che sono lievitati: pertanto l’importo dei lavori è ora di un milione e 385 mila euro».
Già definito il cronoprogramma: «Come sempre, è doveroso utilizzare il condizionale in considerazione di possibili imprevisti – continua Marcon – ma i lavori dovrebbero iniziare in primavera e durare sei mesi. Quindi entro l’anno il terminal bus sarà pronto».
Nello stesso termine dovrebbe essere operativo anche il nuovo deposito Mom: «Forse un po’ prima – ipotizza il sindaco – l’idea è comunque che le due strutture siano operative contemporaneamente».
Alla nuova autostazione che andrà a sostituire quella attuale vicino al palazzetto dello sport e al nuovo deposito Mom corrisponderà anche la riorganizzazione dei passaggi dei bus extraurbani in città: quest’ultimo infatti porterà a eliminare quelli di via dei Prai e di via Bordignon.
Da qui, secondo le intenzioni, si procederà alla realizzazione di una rete sub urbana di trasporto pubblico: sub urbana perché raggiungerà anche i comuni contermini di Castelfranco, ovvero Vedelago, Resana, Castello di Godego e Riese, transitando anche per l’ospedale San Giacomo e il centro di Castelfranco.
Il terminal bus, vista l’immediata prossimità con la stazione ferroviaria, sarà di fatto uno snodo intermodale gomma-ferro per il trasporto delle persone.
Sempre sul fronte di un trasporto urbano (attualmente inesistente a Castelfranco) nei giorni scorsi ha fatto capolino anche l’ipotesi di un servizio bus a chiamata, sulla falsariga di quello di cui è iniziata la sperimentazione nei giorni scorsi a Vittorio Veneto.
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