Non ha pagato i veterinari L’Usl fa causa a Italbovini

ORMELLE. L’Usl contro la Italbovini di Ormelle preannuncia un’azione legale chiedendo il pagamento di fatture per oltre 220 mila euro. A tanto infatti ammonta l’arretrato che la storica azienda di lavorazione carni deve all’Usl di Marca per una serie di prestazioni compiute dai veterinari del dipartimento di prevenzione.
È scontro, dunque, tra l’Azienda sanitaria cui fanno riferimento i veterinari e la azienda di bovini dell’Opitergino, attiva nel settore dal 1993. «I servizi veterinari del dipartimento di prevenzione, nell’ambito delle attività di controllo sull’attività di macellazione, hanno effettuato diverse prestazioni a favore della società Italbovini» sottolinea l’Usl 2 che, lo scorso 24 aprile, dopo ripetuti solleciti, ha inviato un’ulteriore diffida di pagamento entro il 30 aprile scorso chiedendo il saldo del credito per ben 222.636 euro. «Allo stato permane l’inadempimento della società Italbovini Spa», aggiunge l’Usl, che ha deciso di avviare un’azione giudiziale per recuperare il credito, affidando l’incarico all’avvocato Antonio D’Alesio.
Di diverso avviso l’azienda Italbovini che sostiene invece le sue ragioni: «Siamo stati danneggiati da alcuni disservizi legati alle prestazioni dell’Usl di Marca e dunque, a un certo punto, abbiamo sospeso i pagamenti», dichiara Remo Galli, fondatore della società. «Siamo un contribuente di non poco conto in quanto a oggi abbiamo già versato all’Usl circa 900 mila euro. Dichiariamo che è nostra intenzione regolarizzare la situazione con l’Usl 2 non appena riceveremo una risposta di conferma per un incontro con i responsabili, come già più volte richiesto» spiega in una nota la Italbovini.
Al centro della riunione anche le modalità e le tempistiche nell’emissione e nell’invio delle fatture dell’Usl che l’azienda di Ormelle contesta. «Abbiamo subito danni già quantificati e comunicati al servizio veterinario tramite innumerevoli mail di posta elettronica certificata» precisa la Italbovini. «Da più di un anno – aggiunge Remo Galli – scriviamo all’Usl perché dovevano rilasciarci una nota di credito del valore di oltre 60 mila euro a causa di danni che abbiamo patito sia dal punto di vista contabile sia per danni provocati agli animali che sono tutti documentati dai nostri veterinari del controllo qualità. Non abbiamo mai ricevuto risposta». Di qui il ritardo nei pagamenti sfociato ora nell’incarico al legale da parte dell’Usl.
Inutili finora i richiami, i solleciti e la corrispondenza intercorsa tra Usl e azienda. Tanto che ora la parola passa agli avvocati. L’azienda di Ormelle invoca tuttavia l’apertura di una trattativa, sperando di colmare la distanza con l’Usl. «È nostra intenzione pagare il dovuto, andando a chiarire la differenza di quei 60 mila euro di danni che sono stati a noi provocati», conclude Galli.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso