Muraro: "Razza Piave" pronta per Ca'Sugana

«Sono pronto a mettere di nuovo in pista la lista Razza Piave per le elezioni comunali del capoluogo, a sostegno del candidato sindaco della Lega: se il partito riterrà che la mia lista può essere un valore aggiunto, nessun problema a riproporla mettendomi a disposizione».
Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, è pronto a spargere una bella dose di peperoncino sulla sfida elettorale per Ca’ Sugana, nella primavera del 2013. Sfoderando appunto la sua «Razza Piave», la personalissima lista elettorale di Muraro che tante polemiche ha sollevato nel corso delle ultime elezioni provinciali. Una lista tutta targata Muraro che, a suo tempo, scatenò il disappunto dell’allora segretario regionale della Lega Gian Paolo Gobbo e di quello provinciale Toni Da Re. Ma poi, cinque mesi fa, con la vittoria al congresso provinciale del Carroccio di Giorgio Granello, i maronian-tosiani come Muraro hanno scalzato i bossiani, ossia proprio Gobbo (che poi ha mollato anche lo scranno regionale) e Da Re, dalla cabina di comando del partito. E così quello che allora fu un anatema lanciato in particolare da Toni Da Re («Non voglio più sentir parlare di Razza Piave»), è diventato oggi un punto di forza per Muraro, il suo personale sigillo politico. Un sigillo pronto per essere rispolverato per le comunali di Treviso, a sostegno del candidato sindaco del Carroccio. Non basta: visto che, almeno ad oggi, l’ente Provincia di Treviso pare destinato a scomparire, qualcuno in Lega vedrebbe bene un lancio da candidato sindaco nella corsa a Ca’ Sugana proprio di Muraro, volto comunque conosciutissimo e apprezzato da molti. Ma il toto candidato, nel Carroccio, impazza. E qualcuno si sveglia oggi dal torpore agostano scoprendo, con sorpresa, che il segretario Granello pensa da mesi per Treviso anche a un candidato sindaco donna, dopo che lo stesso Granello lo aveva già annunciato appena eletto, ossia a inizio aprile, e ribadito nei primi giorni di giugno. Ma tant’è. Resta però il fatto che proprio i vincitori del congresso politico, appunto i maronian-tosiani rappresentati nel capoluogo dai caneriani (i fedelissimi di Federico Caner) sono oggi inspiegabilmente paralizzati dal punto di vista decisionale: Chinellato, Zampese & Co. sembrano in stallo, comunque meno in sintonia, rispetto a mesi fa, con il segretario Granello. O meglio: pare che Granello, di stare agli ordini dei caneriani, non abbia nessuna voglia. Battitore libero più che uomo di apparato, promette di spiazzare gli equilibri del partito. Sarà per questo che stanno risalendo le azioni, quanto a consensi, di baffone Da Re.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso