Si è spento a 73 anni mons. Lucio Bonora, da anni a servizio della Santa Sede

Il sacerdote trevigiano è scomparso a Roma, al policlinico Gemelli. Da molti anni operava come officiale nella Segreteria di Stato e, dal 2015, è stato nominato da papa Francesco giudice del Tribunale ecclesiastico dello Stato della Città del Vaticano

Davide Nordio
Mons. Lucio Bonora si è spento a 73 anni al policlinico Gemelli di Roma
Mons. Lucio Bonora si è spento a 73 anni al policlinico Gemelli di Roma

Un grande studioso della storia della chiesa trevigiana, in particolare delle figure del Beato Longhin e di San Pio X, di cui accompagnò le reliquie nella Peregrinatio Corporis che nel 2023 che toccò Riese, Treviso, Padova e Venezia.

È scomparso questa mattina, martedì 21 gennaio, a Roma al policlinico Gemelli monsignor Lucio Bonora, aveva 73 anni. Da molto tempo era a servizio della Santa Sede come officiale nella Segreteria di Stato e, dal 2015, è stato nominato da papa Francesco giudice del Tribunale ecclesiastico dello Stato della Città del Vaticano.

Originario di Caerano San Marco, era diventato sacerdote nel 1977 dopo aver frequentato il seminario di Treviso. Prima di essere chiamato a Roma era stato cappellano a Montebelluna, quindi parroco a Canizzano.

Il cordoglio di Zaia

«Apprendo con dolore la notizia della scomparsa, dopo una rapidissima malattia, di monsignor Lucio Bonora, sacerdote trevigiano che ho avuto il piacere di conoscere nei miei anni alla presidenza della Provincia. Giurista preparato, arricchito nella preparazione dall’esperienza di parroco nei nostri paesi, aveva lasciato la Marca per importanti incarichi alla Segreteria di Stato della Santa Sede. In quegli uffici ha espresso tutto il valore della chiesa veneta fino alla recente nomina da parte di Papa Francesco a giudice del tribunale ecclesiastico della Città del Vaticano. Con lui il Veneto perde una figura di spessore come prelato, come uomo di diritto e come storico». Queste le parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, appresa la notizia della scomparsa di don Lucio Bonora.

«Di don Lucio rimane una grande eredità, come storico ci ha lasciato una importante serie di scritti e ricerche che ripercorrono la tradizione cristiana della nostra terra, il ruolo della Chiesa veneta e quello di suoi grandi personaggi – prosegue il presidente Zaia –. Di grande valore le sue opere sul Beato Longhin e su Papa Pio X. Di quest’ultimo era talmente un cultore e un devoto che venne scelto dal Papa per accompagnare l’urna con il corpo nel recente percorso attraverso il Veneto; in quell’occasione, don Lucio, ha dimostrato una volta di più il grande attaccamento per la sua terra. In questo triste momento, esprimo la mia vicinanza al Vescovo di Treviso, alla Diocesi e a tutti i familiari. A lui invio un pensiero».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso