Addio a Edoardo Durante, tra gli ultimi trevigiani reduci di Russia

Nato a Merlengo, dove per anni ha presieduto la sezione Fanti e reduci di Russia, Durante è noto soprattutto per aver gestito la storica osteria trattoria “Da Spin” a San Pelajo.

Il locale era un punto di riferimento sia per chi proveniva dal Montello e si dirigeva verso la città, sia per i trevigiani in cerca di una gita fuori porta e di un buon piatto di pesce. A partire dagli anni ’80, Lalo ha scelto di dedicarsi a un’altra attività, gestendo un’edicola prima con il figlio e poi con il nipote, ulteriore punto di incontro per gli abitanti di San Pelajo.

Ma la storia che ha segnato profondamente la vita di Lalo è quella della tragica campagna di Russia, durante il durissimo inverno siberiano del 1942-43, sulle rive del fiume Don. Durante fu uno dei pochi italiani a sopravvivere a quell’inferno (basti pensare che 1.862 furono i caduti della provincia di Treviso in quella tragica campagna). Nella ritirata dall’ansa del Don, Durante percorse a piedi, con scarpe di cartone e stracci, ben 800 interminabili chilometri per raggiungere la Bielorussia e da lì fare ritorno in Italia.

Un’esperienza che lo segnò per sempre, come lui stesso raccontava: «Sono stato molto fortunato soprattutto ad avere l’amicizia generosa di molti compagni che riuscirono a trascinarmi a spalla a turno per 10 km quando mi ritrovai senza più la forza di camminare e mezzo congelato. Porto ancora nel cuore le parole di un compagno che mi disse: tranquillo Edoardo... Non ti lasceremo qui nella steppa siberiana a morire divorato dai lupi. Ti porteremo noi in Italia».

La sua storia è stata raccolta e pubblicata dall’Istresco nel libro “Ritorno dall’ansa del Don – Edoardo Durante racconta la ritirata di Russia”, affinché il suo ricordo e la sua esperienza possano essere tramandati alle generazioni future. I funerali di Edoardo “Lalo” Durante si terranno lunedì 30 dicembre alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Pelajo.