Marika, travolta da un’auto davanti alla figlia. Le amiche: «Viveva per la sua bimba»

La 49enne viveva a Porcellengo con la sua piccola. Lavorava come donna delle pulizie. L’ex compagno: «Una tragedia troppo grande». I conoscenti: «Era una donna fortissima»

 

Savina Trevisiol
Marika Visentin, morta a 49 anni
Marika Visentin, morta a 49 anni

Abitava in via Baldrocco a Porcellengo di Paese, Marika Visentin di 49 anni, morta nel tragico incidente a Trevignano, quella stessa via che nel 2021 vide la morte di Stefania Bonaldo in un tragico incidente stradale, anche lei sotto gli occhi della sua bimba di 7 anni.

Marika, lavorava nell’impresa di pulizie Flashcleaner di Villorba. Una vita dedicata alla figlia, di dieci anni, che ha cresciuto da sola. La piccola dovrà ora superare la tragedia, che si è consumata davanti ai suoi occhi. Insieme a Maria Teresa Fedato, la nonna, rimasta vedova anni fa, che era il sostegno principale per figlia e nipotina.

Una famiglia nella famiglia, che si era rafforzata a causa delle dure prove che la vita aveva messo loro davanti.

«Ho appena sentito al telefono la piccola, non ha mangiato nulla e piange, ha visto la mamma morta a terra» racconta Silvio, ex compagno e convivente di Marika, che adesso abita all’estero.

«Era una persona bellissima, davvero speciale. Viveva per la bambina, che io sento come la mia principessa. Una bontà d’animo non comune. La piccola aiutava sempre la mamma in casa, erano come una persona sola, unite e vicinissime. Una tragedia troppo grande».

Impegnata nel comitato genitori della scuola che frequenta la figlia, Marika era molto attiva nei social per promuovere questa struttura. Tra gli altri componenti del comitato genitori non c’è voglia di parlare, la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e sembra impossibile che quella persona eccezionale, mamma premurosa e attenta, adesso non ci sia più per un tragico appuntamento del destino.

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Una strana atmosfera aleggia in via Baldrocco, il piccolo condominio a due piani in ristrutturazione dove mamma e figlia abitavano, adesso è chiuso in un silenzio surreale, nell’appartamento si vede una bicicletta da bambina e, tra i balconi lasciati aperti, un albero di Natale acceso.

Un vicino chiede di parlare a bassa voce perché c’è una bambina in casa, una compagna di classe della figlia, che ancora non sa nulla di quanto successo all’amica e alla sua mamma.

«Sarà difficile spiegare quanto accaduto, Marika era una persona eccezionale, spesso veniva qui per far giocare le bambine in giardino. Simpatica e di una bontà unica, siamo sconvolti».

«Una donna solare, una grande lavoratrice, viveva per la figlia. Una donna “ruspante” come modo di fare, non piaceva alle donne con la puzza sotto al naso. Ma se la vedi a 360 gradi, una donna con la D maiuscola» ci racconta la mamma di una compagna di pattinaggio della piccola.

«La frequentavo quando era assieme al suo ex compagno», dice un’amica di vecchia data, «era comunque una persona molto forte, in quel periodo aveva la suocera che necessitava di compagnia e le seguiva benissimo, ha sempre dato il massimo. Ci piaceva fare lunghi giri in moto in compagnia, sarà un duro colpo per tutti».

Adesso si troveranno nonna Maria Teresa con gli altri due figli che abitano a Postioma e la figlia di 10 anni, a dover fare i conti con una nuova vita senza la forza e la bontà di Marika.

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