Addio a Toni Caverzan, il fratello più anziano della dynasty dei bus
Lutto a Montebelluna. Aveva compiuto da poco cent’anni: tanto lavoro e passione per il Milan. Il ricordo di Serena: «L’ironia l’ha preservato dalle insidie del tempo»

Addio a Giuseppe “Toni” Caverzan, centenario, il maggiore dei fratelli della numerosissima famiglia che ha legato il proprio nome all’azienda di trasporti.
«Era una persona speciale»: così l’ex bomber della nazionale di calcio e di Torino, Juventus, Inter e Milan, Aldo Serena, ricorda Giuseppe Caverzan, Toni Mono per tutti, scomparso all’età di 100 anni.
Proprio in occasione del compleanno per il suo secolo di vita, lo scorso dicembre, Serena era andato a fargli gli auguri e gli aveva regalato una maglia del Milan di cui Giuseppe era tifosissimo.
«L’ironia lo aveva preservato dalle insidie del tempo – prosegue l’ex nazionale – Gli piaceva stare con gli altri, raccontare le vicende della vita, commentare i fatti odierni, la realtà di adesso e del suo Milan. Era un punto di riferimento. Ci mancherà molto».
La storia
Il nome di Caverzan a Montebelluna è sempre stato sinonimo di trasporti in pullman da quando, 70 anni fa, Gino ha fondato l’azienda.
Al 1959 risaliva la prima concessione di autolinea extraurbana, poi nel 1961 aveva coinvolto nell’impresa familiare tutti i cinque fratelli, tra cui appunto Giuseppe che a sua volta aveva macinato migliaia di chilometri alla guida dei pullman.
Servizi di linea ma anche trasporto di pellegrini, scolaresche in gita, scuolabus, trasferte del Calcio Montebelluna, trasporti turistici nella storia dei sei fratelli Caverzan e della società col quartier generale in via Galilei a Guarda, È una delle famiglie storiche di Montebelluna quella dei “Mono” Caverzan: sei fratelli e due sorelle.
Con la scomparsa di Giuseppe sono rimasti ora solo Ottorino, Sergio e Teresa, ma la dynasty prosegue con figli, nipoti e pronipoti.
I funerali
L’ultimo saluto a Giuseppe sarà dato sabato alle 11 nel duomo di Montebelluna, mentre questa sera alle 18, in cripta, sarà recitato il rosario in suo suffragio.
Ha lasciato le figlie Lidia, Vilma e Paola con i generi, i nipoti Massimo, Luca, Antonio, Silvia, Nicola, Alessandra e Anna, i pronipoti Tommaso, Christian, Carlotta e Costanza, i due fratelli, la sorella.
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