Addio a Vittorio Guillion Mangilli, pilastro del partito repubblicano. Lutto a Montebelluna
Ex consigliere regionale e comunale, è mancato all’età di 81 anni. Con la sede in villa, sotto la sua guida il Pri crebbe di consensi in città
Si è spenta all’età di 81 anni, una figura simbolo della città: Vittorio Guillion Mangilli, protagonista della vita politica a Montebelluna tra gli anni Settanta e Novanta, repubblicano tutto d’un pezzo, consigliere regionale e comunale, laureato alla Bocconi di Milano, imprenditore agricolo ed esponente del corporativismo verde, attivo anche in altri settori.
Figlio di Alberto Guillion Mangilli e di Maria Vittoria Tini Winspeare Guicciardi, di origine nobiliare, a sua volta ha avuto due figlie. Un nome il suo legato alla vita politica cittadina e veneta e alla grande storica villa che sorge lungo la Feltrina a Pederiva, la residenza di famiglia, il cui primo nucleo risale al XV secolo, poi ampliata nell’Ottocento, dove sono arrivati personaggi politici di levatura internazionale come Giovanni Spadolini, Bruno Visentini, Giorgio La Malfa.
Vittorio Guillion Mangilli era nato nel luglio del 1943 e quando non aveva nemmeno un anno la villa lungo la Feltrina era occupata dai tedeschi.
Più tardi divenne il quartier generale dei repubblicani trevigiani: lì infatti si tenevano il 2 giugno le feste della Repubblica e del Pri, e il grande parco che tra la casa padronale e le barchesse si riempiva di ospiti. Era infatti una festa aperta a tutti i partiti e a tutta la popolazione: memorabile la tinozza di sangria al centro del parco, in onore della moglie spagnola.
Vittorio Guillion Mangilli, assieme all’ex ministro Bruno Visentini, era uno dei massimi esponenti trevigiani del partito dell’edera e a casa conservava una storica bandiera dei repubblicani sociali, quella dell’edera verde in campo rosso. Era l’erede della tradizione repubblicana e antifascista dei fratelli Guido e Mario Bergamo e a Montebelluna, e attorno a lui il Pri in città era cresciuto tanto che aveva proporzionalmente più consensi che nelle altre parti d’Italia.
In Consiglio Regionale era stato eletto nella terza, quarta e quinta legislatura, aveva rivestito temporaneamente anche la carica di vicepresidente, ed era stato a più riprese eletto anche consigliere comunale a Montebelluna, eletto per la prima nel 1975 assieme a Walter Pinarello.
E anche dopo che il Pri era scomparso dal panorama politico, il suo impegno non era certo cessato, tanto che era stato uno dei fautori dell’accordo tra la Puppato ed Edo Cornuda nella seconda giunta Puppato. «Vittorio è stata una figura rilevante per Montebelluna –ricorda Giangiacomo Tessari, ex deputato del Pci– È sempre stato un punto di riferimento per l’area liberal-repubblicana e nella sua attività politica si è sempre impegnato per lo sviluppo del territorio» conclude.
«Era una bella persona –aggiunge l’ex sindaco Laura Puppato– Con lui ho sempre avuto un bel rapporto sia in campo culturale che politico, i confronti con lui non erano mai banali».
Mangilli riposerà nella villa di famiglia lungo la Feltrina a Pederiva: le ceneri saranno poi collocate nella chiesetta che fa parte del complesso di Villa Guillion Mangilli, dove riposano i suoi antenati.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso