Troppa burocrazia, dopo 77 anni addio alla Fiera degli uccelli a Montebelluna

Cancellato l’appuntamento di Pasquetta nelle piazze del centro. L’amarezza del presidente della Pro loco: «Oltre alle carte, sono calati incassi e partecipanti»

Enzo Favero
Una precedente edizione della Fiera degli uccelli
Una precedente edizione della Fiera degli uccelli

Basta cinguettii in centro storico. Cancellata la Fiera degli uccelli di Montebelluna, che si teneva in città fin dal 1948.

Mancanza di allevatori, spese crescenti, problemi veterinari, burocrazia sempre più complicata costituiscono il mix che ha indotto la Pro loco di Montebelluna a dire basta. Così il 21 aprile, giorno di Pasquetta, nelle piazze sud del centro non ci saranno cinguettii e i colori degli uccelli.

La fiera era nata nella terza domenica di agosto, e in quell’occasione veniva proclamato il “merlo nazionale”, successivamente era stata aggiunta la fiera primaverile nel giorno di Pasquetta.

Erano gli anni in cui i canori cinguettavano al parco Manin e gli altri uccelli e gli animali da cortile venivano esposti nelle piazze Marconi e Negrelli e due giurie, per tutta la mattinata, stilavano giudizi e compilavano classifiche.

«L’anno scorso era saltata per il maltempo, due anni fa l’avevamo fatta a ingresso gratuito grazie ad un contributo del Comune e di alcuni sponsor», ricorda Paolo Zennaro, presidente della Pro loco, «adesso non è più sostenibile. Le procedure da seguire sono troppe e complicate. Un tempo, con gli incassi della fiera degli uccelli, finanziavamo le attività della Pro loco per tutto l’anno. Ora invece rischieremmo di avere un buco di 5mila euro».

A far propendere per l’addio ci sono varie cause. «Ora tutti gli espositori vogliono un contributo, ma far pagare l’ingresso con pochi espositori non sarebbe giusto. Inoltre avevamo gli appassionati ad esporre, erano loro che portavano avanti la tradizione, ma i figli non hanno la stessa passione. Chi espone deve avere effettuato tutte le vaccinazioni ai propri esemplari, dall’antiaviaria in giù, deve avere le autorizzazioni richieste. L’ultima volta in cui è passata una veterinaria a fare i controlli solo in due erano a posto al 100%. Aveva costretto a ritirare tanti esemplari e a noi aveva fatto un verbale. Le autorizzazioni delle manifestazioni richiedono molto impegno e dovremmo metterà il bancomat. Siamo tutti volontari e non possiamo sobbarcarci tutte queste incombenze».

Così viene cancellata una manifestazione che avrebbe compiuto 78 anni di vita. Cosa rimane? «Ci rimangono il carnevale, la corsa in rosa, i Mercanti per Caso», dice Zennaro, «stiamo pensando anche ad una festa a villa Pisani». 

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