Scuola, Michela Gallina riconfermata alla guida del Gilda: «I tagli minacciano l’autonomia dei docenti»
Gallina riconfermata coordinatrice provinciale del sindacato Gilda degli Insegnanti di Treviso alla recente assemblea congressuale

Michela Gallina riconfermata coordinatrice provinciale del sindacato Gilda degli Insegnanti di Treviso alla recente assemblea congressuale. Assieme a lei nell’esecutivo Alberto Barbisan e Alberta Garelli, nel direttivo: Bolzan Patrizia, Botteon Lauretta, Codella Roberta, Coletti Paola, Lorenzet Elisa, Pasqualetto Davide, Simeoni Enrico,Vettori Enzo, Zambon Mariagrazia e Zanco Lionello oltre ai Revisori dei Conti e Probiviri.
«Abbiamo avuto un buon riscontro di partecipazione che ci ha confortati rispetto al consenso e all’apprezzamento del lavoro svolto e delle iniziative intraprese nel corso dell’ultimo mandato, sottolineato anche dagli esiti delle elezioni RSU» commenta Michela Gallina. «Ribadiamo la nostra peculiarità di associazione professionale autonoma dagli schieramenti politici che iscrive solo docenti, con il divieto statutario di affiliare i dirigenti scolastici in modo da escludere qualsiasi conflitto di interessi».
«Fra le tante sfide che ci attendono: il rilancio della centralità della scuola, del prestigio, della dignità dei docenti attraverso la valorizzazione della libertà di insegnamento, del rispetto delle prerogative degli organi collegiali, della legalità e della trasparenza che la stratificazione di riforme in direzione verticistica rischia di compromettere a vantaggio di una gestione strisciantemente autoritaristica della scuola» continua Gallina.
«Il sistema vorrebbe gli insegnanti “obbedienti” all’autorità del dirigente scolastico, ma questo tipo di richiesta poco si addice ad una categoria che per sua stessa natura è caratterizzata dall’esercizio di un pensiero autonomo, responsabile e critico a cui, tra l’altro, deve educare le nuove generazioni».
«Purtroppo la deriva aziendalistica della scuola non la sta facendo competere su standard di qualità bensì su facili consensi da parte di un’utenza che tende a chiedere un successo facile e dovuto» prosegue la coordinatrice del Gilda che denucia: «I tagli alla spesa pubblica che hanno portato all’accorpamento di più istituti scolastici, stanno riducendo i collegi docenti ad una pletora di persone che rende impossibile qualsiasi forma di confronto e di dibattito pedagogico-didattico e questo va a scapito di una partecipazione democratica alle decisioni che calano sempre più spesso dall’alto. C’è molto su cui lavorare e per questo auspico che gli insegnanti ritrovino uno spirito di corpo che li spinga a guardare oltre i piccoli interessi individuali, da soli non si vincono le grandi battaglie».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso