Meeting Group è salva, il Tribunale dice sì al concordato
VILLORBA. È salva la Meeting Group Spa, azienda tessile di Lancenigo per la quale creditori e Tribunale di Treviso hanno dato il via libera al concordato. L’azienda, con sede in via Roma, potrà...

VILLORBA. È salva la Meeting Group Spa, azienda tessile di Lancenigo per la quale creditori e Tribunale di Treviso hanno dato il via libera al concordato. L’azienda, con sede in via Roma, potrà quindi continuare a lavorare, anche se sono ancora da comprendere appieno le eventuali ricadute sul piano occupazionale.
La società aveva avviato una ristrutturazione aziendale articolata nella riduzione del personale di venti unità (su sessanta), a seguito della trattativa con le forze sociali e Unindustria, nella revisione e concentrazione dell’attività commerciale sul brand Deha, e nella riorganizzazione delle procedure aziendali, con particolare attenzione al ciclo passivo. Il piano industriale per i prossimi cinque anni era stato quindi sottoposto a creditori e Tribunale, e i primi risultati del consuntivo 2017 confermano le previsioni messe nero su bianco. Oltre il 77 per cento dei fornitori di beni e servizi, quindi, ha espresso parere favorevole alla richiesta di concordato.
«Il dato più incoraggiante è costituito proprio dal fatturato, che non ha risentito in modo significativo della procedura concordataria» spiega il presidente del Cda, Andrea Regazzo, «ciò è stato reso possibile principalmente dal supporto fornito, in questa delicata fase, dai lavoratori e dagli agenti, nonché dai fornitori, che hanno garantito la continuità non interrompendo le forniture e consentendo quindi di realizzare i campionari e distribuire le collezioni secondo il calendario». La società, guidata tra gli altri dall’ex atleta Raimondo Tauro, era stata seguita dagli advisor Studio Bonivento di Padova, per la parte finanziaria, e Studio Mardegan e Capra di Treviso.
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