Maxi piano per la fibra ottica in 24 Comuni della provincia di Treviso

TREVISO. Sarebbe il “salto digitale” che le imprese trevigiane chiedono a gran voce ormai da anni. Un’infrastruttura tecnologica che permetta, finalmente, di usufruire di internet ultraveloce in tutta la provincia, con quasi 200 mila edifici (abitazioni private e imprese) connessi alla fibra ottica di ultima generazione.
Il progetto e i dubbi
Tim - con la controllata Fibercop - ha annunciato due giorni fa il suo piano nazionale, nel quale rientrano 24 Comuni della Marca, pubblicando un bando alla ricerca di coinvestitori per la realizzazione della rete. Ma ci sono due nodi sollevati dagli addetti ai lavori: il primo è la tempistica, perché nessun cantiere partirà prima del 2022, e per la provincia di Treviso si parla di un arco temporale che va dal 2023 al 2025. Il secondo è la parziale sovrapposizione con la rete di Open Fiber, che già raggiunge buona parte delle città elencate da Tim: c’è da capire se l’obiettivo finale sia una fusione delle due infrastrutture, o un’azione di concorrenza di Fibercop che porterebbe, dal punto di vista del consumatore, a un incremento dell’offerta.
La mappa dei lavori
Un altro dubbio riguarda la distribuzione degli investimenti per la Marca. Che sono concentrati nei centri maggiori, com’è logico, ma lasciano scoperta tutta la fascia pedemontana della provincia, tra cui il Quartier del Piave dei mobilieri (con l’esclusione di Pieve di Soligo) o diversi Comuni del distretto dello sport system. Il capoluogo dovrebbe essere la prima città raggiunta dal piano di Tim, che si propone di allacciare alla fibra 43.711 unità immobiliari. Anche in questo caso, però, i numeri rivelano la sovrapposizione con quanto fatto nei mesi e anni scorsi da Open Fiber, talvolta non senza polemiche per i cantieri in pieno centro storico.
La spiegazione di Tim
«L’offerta di coinvestimento riguarda circa il 75% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere del Paese e prevede la fornitura di servizi di accesso all’ingrosso alla rete FTTH che potranno essere fruiti dagli operatori con diverse soluzioni tecniche» spiega Tim in una nota allegata al bando per la ricerca di coinvestitori. «Il progetto è rivolto a tutti gli operatori del mercato. L’architettura di rete in fibra che verrà adottata è volta a conciliare gli obiettivi di efficienza e di promozione della competizione infrastrutturale tra operatori, semplificando, inoltre, i processi di migrazione dei clienti retail tra fornitori diversi». Insomma, un ampliamento dell’offerta che potrebbe, in ogni caso, fare gli interessi di migliaia di imprese in cerca di infrastrutture digitali adeguate ai tempi. —
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