Maser, un 40enne salva una donna dall’infarto: 12 minuti cruciali
Era andato a casa per salutarlo quando improvvisamente la donna si è accasciata a terra davanti a lui. Le ha praticato il massaggio per dodici minuti

In ufficio aveva partecipato ad un corso sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare, inconsapevole che un giorno, quelle azioni, unite ad una buona dose di lucidità, avrebbero salvato la vita di una donna.
Per un quarantenne di Maser l’occasione si è presentata martedì pomeriggio quando, è il caso di dirlo, si è trovato al posto giusto al momento giusto. Attorno alle 17 è andato a fare visita a casa di un amico, nella frazione di Coste. Una visita non concordata, che con il senno di poi è stata un regalo del destino.
A casa era presente anche la mamma dell’amico, una 66enne che mentre i due parlavano si è accasciata a terra, colta da un arresto cardiaco. Constatato che non c’era più battito, quanto appreso a quel corso fatto anni prima è riaffiorato all’istante.
Nei 12 minuti impiegati dai medici del Suem di Pedemontana Emergenza ad arrivare sul posto da Montebelluna, il quarantenne ha continuato a praticare il massaggio cardiaco alla mamma dell’amico. Una volta a Coste i soccorritori hanno proseguito le manovre, con il defibrillatore e l’adrenalina, fino a che il cuore della signora non è tornato a pompare. Trasportata all’ospedale, oggi sta bene e sarebbe fuori pericolo.
«Se non fosse stato per lui non avremmo potuto fare altro che constatare il decesso della donna», spiega la dottoressa Sara Pinazzi, medico d’urgenza di Pedemontana Emergenza. «Dopo tre minuti senza ossigeno arrivano i primi danni al cervello che dopo 7 sono irreversibili. Il massaggio cardiaco funge da pompa esterna, mantiene il sangue in circolo, facendo la differenza tra la vita e la morte. Chiunque può praticarlo, e non mi stancherò mai di sottolineare l’importanza di diffondere la cultura del primo soccorso, attraverso corsi gratuiti per tutta la popolazione».
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