Marcia transfemminista tra le vie di Treviso

”Lotto, boicotto, sciopero” negli striscioni della marcia dalla stazione al centro cittadino: oltre duecento partecipanti al corteo

“Lotto, boicotto, sciopero”. Numeroso e rumoroso il corteo transfemminista che l’8 marzo è sfilato dalla stazione al centro cittadino di Treviso. Numeroso eccome: oltre 200 manifestanti, da ragazzi ad adulti, a marciare con striscioni, cartelli, l’ormai noto carrettino. E rumoroso: tanta musica e tanti cori, con il “Palestina libera” a farla da padrone. 
Nel sabato pomeriggio trevigiano, tra i tanti impegnati a fare shopping, c’è anche chi ha messo in campo la voglia di protestare, di far sentire la propria voce. 

"Non mi protegge la polizia, mi proteggono lx mix sorellx”, scrive Non Una di Meno. “Tenetevi le mimose”, “Vogliamo servizi di qualità”, “Più sanità e meno spese militari” tra i cartelli esposti. 

La protesta “transfemminista” (forma di femminismo prodotta dall’attivismo Lgbt+), nelle stesse ore si è sviluppato in cortei analoghi in tante altre città. Manifestazione che era stata organizzata, fra gli altri, da Nonunadimeno e Coordinamento studenti medi.

“Oggi più che mai con il DDL 1660 che incombe sulle nostre teste, le zone rosse, la militarizzazione degli spazi urbani, continueremo a gridarvi tutto il nostro sdegno”, scrivono gli organizzatore”; continueremo a urlare tutta la nostra vergogna per la vostra doppia morale posticcia, la stessa che usate sempre quando è troppo scomodo voltarvi dall'altra parte.  Continueremo a rivendicare spazi sicuri che non siano supermercati o case di lusso ma luoghi per servizi alle persone, per la salute mentale, sessuale e riproduttiva, luoghi di formazione ed educazione senza discriminazioni, case accessibili a tutt e sempre più importanti per persone che escono da situazioni di violenza, spazi per una maternità e genitorialità che sia davvero libere e supportate e dove la libertà di movimento venga garantita alle persone tutte e che ha chiesto a gran voce tutele nel mondo lavorativo soprattutto che prevenga ogni forma di molestia o ricatto sessuale”.

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