Maltempo nella Marca, scuole danneggiate e 70 auto distrutte. In ginocchio vigneti, frutteti e mais

Giorgi-Fermi, Mazzotti, Palladio tra gli istituti più colpiti. Nei campi perdite di raccolto tra il trenta e l’ottanta per cento

Valentina Calzavara
Una delle auto distrutte dalla grandine di mercoledì sera
Una delle auto distrutte dalla grandine di mercoledì sera

Scuole pesantemente danneggiate dal nubifragio, ma anche una settantina di auto con i vetri frantumati e la carrozzeria ammaccata da chicchi di grandine grossi come una mano. In ginocchio anche vigneti e frutteti, le colture di mais e un centinaio di arnie rovesciate a causa del vento arrivato a superare oltre i 130 chilometri orari. La Marca è piegata dai fenomeni climatici estremi di questi ultimi giorni che hanno distrutto più di due terzi del raccolto.

La ricognizione

La Provincia di Treviso ha avviato una ricognizione dettagliata sui plessi scolastici, danni sono stati rilevati a Treviso, dove il maltempo ha provocato la caduta di due scossaline al Giorgi-Fermi di via San Pelajo, mentre al Mazzotti di via Tronconi sono stati segnalati dei lievi danni al vetro di una finestra e la caduta di un ramo che ha temporaneamente bloccato il passaggio pedonale che conduce alla palestra.

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La grandine ha colpito anche un pannello fotovoltaico dell'istituto Palladio, per cui è attualmente in corso la manutenzione. Ingegneri e tecnici della Provincia hanno già provveduto a rimuovere un albero caduto vicino all'istituto Obici di Oderzo e altri due alberi lungo la recinzione del Sansovino e via Masotti.

Auto distrutte

L’ondata di maltempo ha colpito duro nell’area di Montebelluna, Giavera, Crocetta, Cornuda e Pederobba, devastando oltre 70 auto, secondo i primi rilievi dei gruppi di Protezione Civile dei Comuni interessati, tra cui anche alcune auto di servizio della Polizia della Provincia di Treviso.

«Stiamo proseguendo di pari passo con le attività di censimento dei danni sugli edifici di competenza della Provincia e le operazioni di messa in sicurezza» dice Stefano Marcon, presidente della Provincia, «con la dichiarazione dello stato di emergenza per il violento nubifragio che ha colpito ad ampio raggio la Regione Veneto la scorsa settimana, anche i Comuni stanno raccogliendo le segnalazioni dei privati e dei danni agli edifici di scuole elementari, medie e strade comunali. Tutti i dati, di Comuni e Province, saranno caricati in un apposito applicativo della Regione, che valuterà l'ammontare complessivo dei beni danneggiati per quantificare i possibili ristori».

Campi e allevamenti

A San Polo di Piave e a Cimadolmo un downburst ha atterrato i vigneti.

«Tra le imprese colpite dal maltempo alcune hanno perso tra l’80 per cento del prodotto e il 30 per cento. Ad avere la peggio i vigneti con i grappoli prossimi all’invaiatura, il mais che è in una fase molto delicata come la fioritura e i frutteti. Ancora una volta è emersa la solidarietà tra agricoltori e gli assicurati saranno indennizzati» spiega Valerio Nadal, presidente di Condifesa Tvb. «Chi è assicurato non avrà problemi e sarà indennizzato in modo pressoché totale per il raccolto perso» conclude Nadal «mentre per chi ha aderito al Fondo mutualistico ci saranno, inoltre, risarcimenti anche per i danni causati dal forte vento ai pali e piante spezzate con un indennizzo fino a 2 mila euro per ettaro e 10 mila euro per azienda. Un contributo per aiutare l’impresa a ripristinare il vigneto in modo ottimale».

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