Altri 75 mila metri cubi nell’area Stiore: il Madonnina si allarga con nove edifici

La giunta accoglie le modifiche al progetto di urbanizzazione dell’area avviato nel Duemila. Ma i tempi saranno lunghi

Federico de Wolanski
Il rendering del progetto del Madonnina alle Stiore a Treviso
Il rendering del progetto del Madonnina alle Stiore a Treviso

Lo si pensava decaduto, alcuni speravano fosse stato abbandonato, invece il progetto di edificazione “Madonnina” alle Stiore proseguirà raddoppiando quanto costruito fino ad oggi tra condomini residenziali e palazzi per uffici e commercio.

 

La giunta di Treviso ha infatti approvato la proposta di modifica del programma di sviluppo sull’area presentata dalla proprietà, Geo Nova, alias Biasuzzi-Carron, una richiesta fatta «a fronte delle mutate esigenze edificatorie dell’ambito e della volontà di completamento dei comparti non ancora edificati» per un volume pari a 75.023 metri cubi, che sorgeranno sulle aree verdi che si allargano oggi tra i condomini realizzati quasi vent’anni fa sulla base del piano di lottizzazione approvato nel Duemila, e la sede dei vigili del fuoco.

L’area infatti è quelle che si estende tra via Castellana a sud, via Feltrina a est e via Santa Barbara a ovest.

Altri nove edifici

Il piano prevede la realizzazione di altri nove edifici che con il loro carico di volumetrie porteranno la lottizzazione a raggiungere i 135 mila metri cubi di edilizia approvati 25 anni fa.

Le modiche chieste dalla società – che così riattualizza il progetto fermatosi anni fa – sono state fondamentalmente due, a parità di volumetria: aumentare l’altezza di alcuni dei futuri condomini passandola da 13 a 16 metri, dunque un piano in più, lasciando invece inalterata l’altezza di quelli alti 19 metri; lo svicolo dai perimetri di terreno «copribili», ovvero la possibilità di realizzare immobili all’occorrenza più larghi lì dove necessario.

 

I progettisti

«La proposta» hanno spiegato gli architetti Renato Bredariol e Marco Bonariol (B+B associati) che hanno redatto il progetto, «consentirà una maggiore flessibilità nelle scelte progettuali per la realizzazione della volumetria complessiva (75.023 metri cubi, ndr) che sarà edificata in un periodo temporale molto lungo» hanno sottolineato, «pertanto soggetto a scenari economici ed esigenze abitative differenti nel tempo». Non si partirà subito con la gru e le betoniere, ma con il via libera del Comune alla variante si potrà pensare di edificare differentemente da quanto prospettato e realizzato anni fa.

Per la città l’assicurazione di una cementificazione che non ha bisogno ora di altre approvazioni, avendo già assolto agli obblighi burocratici nel 2000, e non essendo in conflitto con la previsioni del Piano degli Interventi.

Vicino al piano Cattaneo

Un dettaglio che stona, a ben guadare, se si pensa che proprio a poche centinaia di metri da lì la recente approvazione del piano di lottizzazione Cattaneo (albergo di 5 piani e supermarket al cavalcavia della Noalese) ha incassato il cartellino giallo della Regione che, dopo il via libera dato dal Comune, ha chiesto approfondimenti in merito alla mobilità e al consumo di suolo.

Con i suoi 75 mila metri cubi il progetto residenziale “Madonnina” è il più grande approvato negli ultimi mesi e anni, ruba il primato raggiunto a Selvana dal piano della Tesser Costruzioni che ha opzionato un terreno per 50 mila metri cubi di nuove residenze. —

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