Lutto nella sanità trevigiana: muore il neurochirurgo Di Stefano

TREVISO. Lutto nella sanità trevigiana. È improvvisamente mancato a 70 anni per un malore, durante un ricovero in ospedale per un’infesione che pareva superata, il dottor Vincenzo Di Stefano, per tutti Enzo, fino al luglio scorso alla guida dell’équipe di Neurochirurgia del Ca’ Foncello.
Era andato da un mese ed era appena rientrato dall’Albania, dove si era recato per fare opera di volontariato. Era ricoverato a Treviso nel reparto di Malattie infettive per una sospetta polmonite dovuta a legionella. Le sue condizioni sembravano però essere migliorate fino a ieri mattina quando il suo cuore ha smesso di battere.
Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl 2, è stato tra i primi a voler esprimere il dolore di tutta la comunità medica trevigiana per l’improvvisa morte di un professionista apprezzato da colleghi e pazienti. «Una persona capace di grande umanità», ha detto Benazzi, «una persona voluta bene da tutti e apprezzata per le sue qualità professionali».
La professione
Vincenzo Di Stefano, nato il 20 luglio del 1950, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Neurochirurgia, ha guidato con competenza la Neurochirurgia di Treviso ed è stato tra i massimi esperti di Chirurgia spinale in Italia. La sua vocazione di medico lo ha portato a partecipare anche a varie missioni umanitarie, soprattutto in Africa.
«Se ne va un medico di grande umanità» aggiunge il direttore Benazzi. La direzione generale, a nome di tutta l’Usl 2 Marca trevigiana, ha voluto esprimere le proprie condoglianze ai familiari del dottor Di Stefano. La data dei funerali verrà fissata nei prossimi giorni solamente quando verrà eseguita l’autopsia disposta per capire l’esatta causa della morte del professionista. Da poco il dottor Di Stefano era entrato a far parte del team del centro di “Medicina e Salute” a Conegliano. Il medico era specialista in neurochirurgia spinale degenerativa cervico-dorso-lombare e in neurochirurgia cranica traumatica.
I colleghi
Di Stefano, grande appassionata di moto di grossa cilindrata e di viaggi, ha lasciato un grande ricordo tra i colleghi. «Mancherà a me come a molti altri colleghi con i quali ha lavorato in questi anni», ha detto ieri il dottor Piergiorgio Scotton, direttore dell’Uoc di Malattie infettiva al Ca’ Foncello dove Di Stefano era ricoverato, «era sicuramente un professionista empatico che sapeva mettere a suo agio chiunque, colleghi e pazienti.
Ha molto amato il suo lavoro dato che è rimasto nel pubblico fino all’ultimo, al luglio scorso, quando si è concentrato sull’attività di volontariato cui si è dedicato in silenzio nel corso degli anni. Lascia un grande vuoto nel mondo della sanità». E i siti online specializzati sono i migliori testimoni del rapporto che Di Stefano sapeva instaurare con i pazienti che ha seguito nel corso degli anni negli ospedali della Marca.
I pazienti
«Il dottor Di Stefano è semplicemente un gioiello», ha scritto una paziente lo scorso febbraio in un pubblico elogio al reparto di Neurochirurgia. «Grazie infinite a tutto il reparto per la gentilezza e perfezione», ha scritto un altro paziente nel maggio scorso, «nel dolore non potevo capitare in un posto migliore! Il dottor Di Stefano, che ringrazio molto, ha fatto un lavoro fantastico anche nelle spiegazioni prima e dopo l’intervento! Non sono mai stato solo e soprattutto ero tranquillo anche con 9 ore di intervento. Grazie per il vostro lavoro».
«Uno staff medico di cortesia e professionalità uniche», ha poi aggiunto un terzo paziente, «un grazie particolare al dottor Di Stefano che mi ha operato. Rappresenta l’eccellenza di questo reparto. Ho subìto una operazione per ernia cervicale e lo staff con cortesia e competenza mi ha messo subito a mio agio». «Un grande professionista», ha aggiunto un quarto paziente, «che con le sue parole mi ha fatto superare tutte le mie paure legate all’intervento cui dovevo sottopormi. Sono stato fortunato ad averlo come medico» .
L’autopsia
Con ogni probabilità già nella giornata di oggi verrà eseguito l’esame di approfondimento per stabilire cosa esattamente abbia provocato l’improvvisa morte del medico trevigiano. Al momento l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un infarto. Solamente dopo che è stato eseguito questo accertamento sarà possibile stabilire la data dei funerali. Saranno certamente in molti, tra colleghi a pazienti, a voler dare l’ultimo saluto al dottor Di Stefano. –
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