L’omicidio di Conegliano, Ris a caccia di tracce in casa e sull’auto di Margherita

L’assassino (o gli assassini) avrebbe usato la vettura come “scala” per arrampicarsi ed entrare dal terrazzino aperto. Alle 11 il funerale dell’anziana uccisa

Diego Bortolotto
Il sopralluogo del Ris nell'abitazione di Margherita Ceschin a Conegliano
Il sopralluogo del Ris nell'abitazione di Margherita Ceschin a Conegliano

Dalle impronte rilevate anche sull'auto di Margherita Ceschin gli inquirenti confidano di aver repertato delle tracce utili per dare un volto e un nome all'assassino o agli assassini.

Una squadra del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri di Parma ieri è stata in sopralluogo per analizzare e ricavare impronte digitali e palmari, e tracce biologiche, sia all'interno dell'alloggio dove è stata uccisa la settantaduenne, sia all'esterno.

Sulla vettura, nella parte alta del cofano dal lato guidatore, ma soprattutto sul lato passeggero nel montante della portiera e sulla stessa portiera i quattro militari dei Ris si sono soffermati a lungo e hanno repertato delle tracce.

Delitto a Conegliano, i Ris cercano reperti sull'auto di Margherita Ceschin

Per far risaltare le impronte sono state utilizzate anche delle lampade a raggi ultravioletti, oltre alla polvere di alluminio e additivi, per far emergere le impronte latenti.

L'ipotesi è che lì possano aver appoggiato le mani per fare leva e salire sul cofano gi autori dell’efferato omicidio, per arrampicarsi sul terrazzo al primo piano.

La 72enne usava la vettura e quindi le impronte potrebbero anche appartenere a qualche persona che ha trasportato e quindi non c’entrare nulla con il delitto. I Ris hanno analizzato minuziosamente inoltre la porta finestra, da cui sarebbero entrati gli intrusi.

Le verifiche alla ricerca di tracce biologiche sono proseguite all'interno delle stanze, dal salotto dove Margherita era stata rinvenuta cadavere sul divano da un condomino, sabato scorso sera, alla camera da letto messa a soqquadro, alla cucina dove nel lavello era stato gettato il cellulare della donna, e nel bagno.

I reperti saranno analizzati in laboratorio insieme agli altri già raccolti per stabilire se trovano una corrispondenza nell'Afis o a un profilo genetico presente nei database. Il “grigio-argento” è stato spennellato inoltre sul tubo del gas e sulla grondaia sotto al terrazzo, ma non sono emerse impronte.

Lì quindi gli uomini del Ris si sono soffermati pochi minuti. Se fossero state rinvenute delle tracce sarebbero state più significative, poiché quasi certamente attribuibili al killer. Ciò significa che chi è entrato nell'appartamento della pensionata o ha utilizzato dei guanti, oppure non è entrato da lì.

Così come non sarebbero emerse tracce sulla recinzione che delimita il cortile condominiale dal marciapiede. È stata analizzata sia dal lato che era stato “incellofanato”, nella parte dell'incrocio tra via Galilei e via XXVIII Aprile, sia nella porzione che dà sulla strada principale, vicino all'ingresso della palazzina. Al sopralluogo erano presenti i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso e del radiomobile di Conegliano che avevano effettuato i primi accertamenti e stanno indagando sull'omicidio. Presente il sostituto procuratore Anna Andreatta, titolare dell'indagine.

All'inizio dell'ispezione ha assistito anche l'avvocato Umberto Saracco, legale delle due figlie della vittima e dei loro familiari. «Una casa normale, né in ordine né in disordine, ma non sono entrato in camera da letto», precisa l'avvocato Saracco. «Le figlie sono in lutto - sottolinea - e si affidano completamente alla magistratura».

Stamattina parenti e amici si riuniranno in preghiera nella chiesa monumentale di San Pietro di Feletto, dove alle 11 verrà celebrato il funerale. I familiari sono distrutti dal dolore, per la perdita di una dolce e affettuosa mamma e nonna. Oltre alle figlie Francesca ed Elisabetta e i generi Luca e Sandro, Margherita Ceschin lascia i nipoti Elena, Maddalena e Alessio, il fratello Paolo e la cognata Imelda.

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