Lite in discoteca a Conegliano, gli stacca il lobo a morsi: giovane a processo

Il fatto a settembre 2024: la colluttazione per un apprezzamento ad una ragazza 

Il palazzo di giustizia di Treviso
Il palazzo di giustizia di Treviso

Una lite in discoteca finita come il famoso combattimento di box: un lobo staccato a morsi e tanto sangue. Il fatto risale al 12 settembre 2024, in un locale di Conegliano. Un ragazzo ha fatto un commento rivolto alla ragazza di un altro: da qui ne è nata una violenta lite fra i due giovani. 

Protagonista un ragazzo di 28 anni residente a Vittorio Veneto e un 35enne di Codognè. «Perché stai importunando la mia ragazza? Non ti devi permettere di rivolgerle la parola», gli avrebbe detto quest’ultimo prima di insultarlo e poi passare alle mani. Dopo lo scontro verbale, infatti, i due sarebbero passati alle mani.

Secondo quanto raccontano le parti, il 28enne avrebbe reagito ai pugni del ragazzo di Codognè, aggredendolo e mordendogli l’orecchio. 

Questa mattina, 27 marzo, al tribunale di Treviso si è svolta l’udienza a carico dell’imputato, per il reato di deformazione o lo sfregio permanente del viso.

Il suo legale, l’avvocato Aldo Pardo di Castelfranco, ha chiesto al giudice dell’udienza preliminare Piera De Stefani che il caso venga rimesso alla Corte Costituzionale per “eccezione costituzionale”. «Il mio assistito non avrebbe deformato permanentemente il viso dell’altro ragazzo, quel capo d’imputazione porterebbe ad una asimmetria della pena, cioè una disparità tra la gravità del reato commesso e la pena inflitta. Per questo motivo vogliamo portare il caso davanti alla Corte Costituzionale», afferma l’avvocato Pardo.

Il giudice si è riservato è l’udienza è stata rinviata al prossimo 15 luglio. «Confidiamo nell’intervento della Corte Costituzionale e con piena fiducia nella giustizia. La pena del mio cliente deve essere commisurata all’effettivo danno arrecato all’altro ragazzo», conclude l’avvocato Pardo.

La persona offesa è difesa dall'avvocato Stefano Simion di Treviso.

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