L'estate dei “Cafoni” sul Lago Morto a Vittorio Veneto

Nel weekend oltre mille persone Ma il divieto di balneazione non viene rispettato e tanti lasciano cumuli di immondizie La giunta annuncia giro di vite

VITTORIO VENETO. Il Lago Morto in Val Lapisina come il Lago di Sorapis sulle Dolomiti? Il sindaco di Cortina ha imposto il divieto di balneazione ai tanti “cafoni” che facevano il bagno. «Il divieto al Lago Morto esiste già – informa l’assessore comunale Bruno Fasan - ma troppi non lo rispettano. Ovviamente a loro rischio e pericolo. Probabilmente dovremo istituire un servizio di vigilanza».

Nei fine settimana, il bacino verde intenso al centro della valle a nord di Vittorio Veneto, diventa meta di almeno 1500 villeggianti. Ogni domenica di più diventa la spiaggia dei vittoriesi, facendo concorrenza diretta al lago di Santa Croce.

«Anche qui troviamo i “cafoni” – specifica Fasan –, quelli che abbandonano i rifiuti a margine della spiaggia, mentre i cartelli invitano gli ospiti a portarsi a casa ogni possibile scarto». Lungo il Lago Morto, vi è inoltre il divieto ad accendere fuochi, eppure c’è chi fa barbecue.

Dall’altra parte della spiaggia ci sono i “Laghetti Blu”, gestiti dai volontari che li tengono pulitissimi e che hanno attrezzato anche un’area picnic con i bagni.

«Bagni che troppo spesso – evidenzia Fasan – troviamo intasati, perfino con sassi dentro il water. Una cosa vergognosa. Ma ancora, abbiamo constatato in questi giorni l’abbandono di interi sacchi di immondizie dentro i laghi, che sono bacini di pesca».

E, appunto, i pescasportivi sono i più incavolati; ben 200 quelli iscritti all’associazione della Val Lapisina. Il problema è stato riscontrato sia ai “Laghetti Blu” che al Lago Negrisiola e, in parte, anche lungo la spiaggia del Lago Morto. Multe in arrivo, dunque? «Non vorremmo disincentivare le presenze – sottolinea l’assessore – ma saremo costretti a procede anche alle sanzioni, con l’invio della Polizia locale».

Per quanto riguarda i parcheggi, altro problema per l’area, ancora quattro anni fa è stata realizzata la sosta camper per 15 automezzi; completamente attrezzata, non è mai stata attivata. Fasan assicura che lo sarà dal prossimo anno, con gestione autonoma. L’afflusso di sabato e domenica è tale che si formino colonne chilometriche di auto. «Nei prossimi mesi – annuncia l’assessore - studieremo un piano di riqualificazione che concretizzeremo la prossima estate». 
 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso