Le campionesse del body painting vincono la gara nazionale a Garda
il corpo dipinto
Le sorelle montebellunesi Gilberta ed Emilia Bianchin si riconfermano ai vertici del Body Painting italiano. Gilberta, che da 39 anni è un’istituzione dell’ufficio Cultura, e Emilia che per un tentennio ha gestito il negozio di antiquariato e vintage “C’era una volata” hanno infatti ottenuto il primo posto nella categoria “Team Open” dell’Italian Body Painting festival che si è tenuto domenica a Garda, con Milo Manara tra i giurati.
Il body painting può essere definito come l’arte di dipingere il corpo a scopo ornamentale. La categoria “Team Open” permette di lavorare a un soggetto con un tema abbastanza libero. Le due sorelle di Montebelluna hanno conquistato la giuria con una creazione che ha lo stesso nome del negozio che gestiva Emilia: “C’era una volta”. Il lavoro della due artiste è consistito nel trasformare la modella Linds Ronk (al secolo Lidia Roncolato ndr)) in una bambola d’altri tempi «Volevamo riflettere sulla bella infanzia di quando eravamo piccole, e giocavamo con bambole stupende, confortandola con la vita delle bambine attuali», spiega Gilberta che dà sempre un messaggio sociale alle proprie creazioni. È stata lei ad interessarsi per prima al body painting e a coinvolgere successivamente Emilia. «Mi sono sempre interessata d’arte, poi un grave male mi ha fatto riflettere su come sia provvisorio il nostro corpo. È nata così la voglia di fare del body painting con cui si fanno delle creazioni provvisorie per antonomasia», conclude Gilberta, che si interessa a quest’arte dal 2012 con notevoli successi tra cui la vittoria mondiale 2018 per la categoria delle istallazioni e tre titoli nazionali consecutivi (in specialità diverse). Il prossimo obiettivo è il mondiale a Klagenfurt, tra un mese. Prima però giovedì 27 alle 21 saranno al Caffè Club, in via Manzoni, con la modella Sabrina Tormena: evento dedicato a Giorgia Badalamenti. —
Gino Zangrando
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