Le bollicine d’oro di Isabella: «Vendo lo spritz agli sceicchi»

Imprenditrice di 40 anni, titolare con il marito di un’azienda a Mareno, Spagnolo ha inventato l’aperitivo per i ricchi musulmani del Medio Oriente. Le bottiglie? Platinate extra lusso

«Sono figlia di viaggiatori, amo la natura, che per me è la più bella forma d’arte che esista, ho sempre sognato di lavorarvi a contatto. Forse perché porto in me i panorami del mondo filtrati dagli insegnamenti di mio padre, secondo cui ciò che conta è «essere ricchi di panorami più che di cose materiali». Si presenta così Isabella Spagnolo, 40 anni, originaria di Udine ma residente a Mareno, che dopo il Prosecco ai musulmani vende ora lo spritz agli sceicchi. La sua passione inizia quando si iscrive alla facoltà di Agraria. «Eravamo 5 ragazze su 300 ragazzi ed il primo giorno di lezione mi sono trovata accanto ad uno studente di Conegliano proveniente dalla scuola di enologia, che 9 anni dopo sarebbe divenuto mio marito».

Aveva già le idee chiare sul suo futuro ?

«Sapevo di voler costruire qualcosa di mio e per questo mi sono battuta per ottenere una tesi sperimentale su un giovane che vuol creare un’azienda in campo agro- alimentare. Una novità per Agraria, contestata da professori vecchio stampo; poi ne ho trovato uno “pazzo” e dei fondi europei con cui ho realizzato un progetto che mi ha messa in contatto con imprenditori del settore. Anche il mio ragazzo, la cui famiglia possedeva dei terreni a Mareno ha fatto lo stesso. Un’esperienza che ci è stata utilissima per ciò che abbiamo creato dopo il matrimonio. Così come mi è stato utile ricoprire per 8 anni al Parlamento Europeo il ruolo di rappresentante della Coldiretti per l’Italia nella Commissione Femminile dell’Agricoltura ed essere socia in Aidda (associazione imprenditrici e dirigenti d’azienda). Sa come vengo definita ? La donna delle bollicine».

Ci racconta com’è nato il suo lavoro ?

«Dopo aver visto in Africa il lodge di Kuki Galmann, trevigiana innamorata dell’Africa, che ha chiamato la sua abitazione “una finestra sulla savana” e ho voluto anch’io un lodge simile, che è una “finestra sui vigneti”. Il mio è un salotto tra la natura. Qui mi sono chiesta: cosa mi piace fare? Mi piacciono le bollicine, mi sono detta, mi piace portare il brindisi nel mondo. Così sono nati gli spumanti prosecco millesimé e rosé, che portano il mio nome» .

Dove è iniziato tutto questo?

«A Mareno l’ultima pianura all’ombra delle colline doc di Conegliano e Valdobbiadene. Abbiamo preso in mano la proprietà di famiglia di mio marito, venti ettari cui se ne sono aggiunti altri 20 in affitto ed abbiamo creato la Iris Vigneti, azienda vinicola che produce vini tradizionali del luogo. Prendendo in mano il commerciale, mentre mio marito si occupa della produzione, ho capito subito che dovevo identificare una strategìa di comunicazione e di collocazione del prodotto in una fascia alta, creando partnership col mondo del cinema, della moda, della fotografìa, partecipando ad eventi importanti di quei settori con uno stile ben preciso. Lavorando sulla qualità, ho vinto diversi concorsi internazionali: sempre focalizzando l’attenzione sulla personalità dei prodotti, che per farsi ricordare debbono graffiare e facendo riferimento a Venezia come luogo del cuore per le nostre bottiglie».

E così ha incontrato gli sceicchi.

«Frequentando i festival di Venezia e Cannes, le grandi feste di Vanity Fair, gli attori di Hollywood, le sfilate, gli alberghi della leggenda sono venuta a contatto col mondo dei nuovi miliardari: gli sceicchi musulmani del Medio Oriente, che per rispetto ai precetti religiosi non bevono alcolici, specie durante il Ramadan. Così ho chiesto a mio marito di “inventare” uno champagne analcolico. Nelle prime prove abbiamo usato l’uva del nostro monovitigno Glera e alla spremuta ottenuta abbiamo addizionato bollicine di anidride carbonica di origine naturale. Col mosto fresco in bottiglia abbiamo ottenuto una bevanda dal sapore dolce e gradevole, anche in versione spritz, che abbiamo brevettato per 20 anni. Sono nati così Isabella ice, Isabella ice pink, spritzzice, spumanti alcol zero. Alla collezione lusso appartengono bottiglie di spumante zero alcol dorate e platinate in stile Medio Oriente con un ovale in velluto nero ad incorniciare la griffe “Venice dream”. Sono prodotti high couture, acquistati in Medio Oriente dalle case regnanti e da alberghi di lusso e che hanno raggiunto, con 100.000 bottiglie l’anno, un quinto della nostra produzione. Senza che riusciamo ad evadere tutte le richieste».

Progetti per il futuro ?

«Abbiamo molti programmi in Medio Oriente, Cina ed India. Ad ogni viaggio cerco di approfondire i gusti di quei paesi per personalizzare al meglio i prodotti e comunicarli con efficacia. Creo abbinamenti con pezzi di gioielleria ricercati, cerco i contatti e le collaborazioni migliori. Siamo in crescita sia con i vini tradizionali che con quelli analcolici ma non posso demordere e procedo in sintonìa con i miei tre credo: passione, creatività, strategia».

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