Le antiche porcellane di Cozzi tornano sui tavoli con Tognana

Il marchio veneziano acquisito dalla famiglia trevigiana verrà rilanciato con tre linee di prodotto Al Museo di Ca’ Rezzonico dal 18 aprile una mostra dei pezzi più belli della produzione del Settecento

TREVISO. L’antica e splendida porcellana veneziana della famiglia Cozzi torna a vivere attraverso un progetto nato e gestito da Antonio Tognana, ex amministratore delegato dell’omonima azienda trevigiana di ceramiche e ora artefice del rilancio del marchio settecentesco ricercatissimo dai collezionisti di mezzo mondo e dalle case d’aste come Sotheby’s e Christie’s.

Il progetto prenderà il via a breve e prevede di realizzare tre linee distinte di prodotti, tutti ricalcati sul design e sulle grafiche che hanno reso famose le porcellane Cozzi dal 1765 ai primi anni dell’800, quando la famiglia chiuse l’attività. Una linea sarà la fedele riproduzione dei pezzi più preziosi e importanti delle collezioni Cozzi, un’altra sarà dedicata al mondo degli alberghi e dei locali; la terza sarà prodotta per le famiglie che vogliano a casa porcellane di pregio per i loro servizi da tè o la loro cucina.

«Tutto verrà realizzato dando massima attenzione ai materiali ma anche e soprattutto ai disegni, che della Cozzi rappresentano ancor oggi uno degli elementi più amati e ricercati» spiega Antonio Tognana, responsabile oggi delle manifattura veneziana. Allora le porcellane Cozzi venivano realizzate con materiale di prim’ordine nella fabbrica di San Giobbe, nel sestiere di Cannaregio, oggi verranno realizzate tra Treviso, Firenze e Pescara affidandosi però anche a stabilimenti esteri. «È un’idea che nasce dopo anni di ragionamenti e studi (la famiglia Tognana ha acquisito il marchio Cozzi a inizio del Duemila)» spiega Tognana, «e che punta a ridare valore e splendore ad un’arte antica che proprio a Venezia ebbe la sua culla».

E proprio a Venezia ospiterà la grande mostra che vuole fare da cornice a tutto il progetto di Tognana: aprirà infatti il 18 marzo prossimo al Museo di Ca’ Rezzonico “Geminiano Cozzi e le sue porcellane”, una personale, chiamiamola così, che punta a riunire nel bellissimo palazzo veneziano il meglio della produzione dell’artigiano settecentesco approfittando anche di pezzi unici provenienti da collezioni private e proprietà della stessa Tognana.

«Sarà l’occasione per mostrare a tutti la grandezza di questa produzione» spiega Tognana, «dando lustro ad un artigianato che non ha nulla da invidiare alle tanto note porcellane inglesi, francesi o fiorentine. Cozzi fu la prima impresa italiana a perfezionare la “ricetta” per la produzione di una porcellana in grado di resistere al calore, e proprio per questo, e per le sue bellissime finiture, le Cozzi ebbero fin da subito un immediato successo e gli permise di sviluppare un commercio con l’estero, ben oltre i confini della Repubblica Veneta».

Federico de Wolanski

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso